Era l’ingresso monumentale di Catania: oggi ne resta solo un frammento nascosto

La Porta di Carlo V, antica porta urbica di Catania, racconta la storia delle mura cinquecentesche volute per difendere la città.

11 settembre 2025 12:00
Era l’ingresso monumentale di Catania: oggi ne resta solo un frammento nascosto - Foto: Pequod76/Wikipedia
Foto: Pequod76/Wikipedia
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Un ingresso monumentale nella Catania del Cinquecento

La Porta di Carlo V era una delle porte monumentali delle mura urbiche di Catania. Fu costruita nel XVI secolo, durante il periodo spagnolo, quando Carlo V d’Asburgo ordinò la realizzazione di una cinta muraria per difendere la città dagli attacchi via mare e dalle incursioni piratesche.

Faceva parte delle imponenti mura cinquecentesche di Catania, oggi quasi del tutto scomparse ma un tempo fondamentali per la difesa della città etnea.

Funzione difensiva e architettura

La porta si apriva verso il porto e rappresentava uno dei principali accessi alla città fortificata. Dal punto di vista architettonico, la Porta di Carlo V era caratterizzata da un arco in pietra lavica incorniciato da elementi in pietra calcarea, tipici dell’architettura militare dell’epoca.

Era sormontata dallo stemma imperiale di Carlo V, a testimonianza dell’autorità spagnola sul territorio siciliano e sull’importanza strategica di Catania come avamposto del Regno di Sicilia.

Declino e demolizione

Con il passare dei secoli, la Porta di Carlo V perse la sua funzione originaria. L’espansione urbanistica e i cambiamenti nelle esigenze difensive portarono alla progressiva demolizione delle mura cinquecentesche.

Oggi della porta resta soltanto un frammento, conservato come testimonianza storica, che racconta un passato in cui Catania era completamente cinta da mura.

Un simbolo poco conosciuto dai catanesi

Nonostante la sua importanza storica, la Porta di Carlo V è poco nota anche agli stessi catanesi. La maggior parte dei visitatori ignora che in epoca rinascimentale la città fosse dotata di un sistema difensivo così complesso e imponente, progettato per affrontare minacce militari e naturali.

Questo frammento architettonico sopravvissuto diventa così un simbolo di memoria storica e di un’epoca in cui Catania si preparava a difendersi non solo da eserciti nemici, ma anche dalle forze della natura, come le eruzioni dell’Etna.

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