Il segreto della Dea di Morgantina: la statua rubata, l’America e il ritorno che ha sconvolto la Sicilia

La Dea di Morgantina, trafugata e restituita dagli USA: scopri la storia del capolavoro greco che oggi trionfa al museo di Aidone.

20 settembre 2025 15:00
Il segreto della Dea di Morgantina: la statua rubata, l’America e il ritorno che ha sconvolto la Sicilia - Foto: I, Sailko/Wikipedia
Foto: I, Sailko/Wikipedia
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Una statua greca contesa per mezzo secolo

Nel cuore dell’antica città di Morgantina, nei pressi di Aidone (Enna), venne rinvenuta negli anni ‘70 una maestosa statua femminile di oltre due metri in marmo pario. Si trattava di un’opera del V secolo a.C., probabilmente raffigurante Demetra o Persefone, divinità legate alla fertilità e al mito della rinascita stagionale. Scoperta durante scavi clandestini, la statua fu trafugata e venduta illegalmente all’estero, finendo nelle collezioni del Getty Museum di Malibu (USA) nel 1988.

Il ritorno in Sicilia dopo una battaglia diplomatica

Dopo anni di inchieste e pressioni diplomatiche tra Italia e Stati Uniti, emerse la prova che la statua proveniva da Morgantina e che era stata esportata illegalmente. Nel 2007 fu firmato l’accordo per la restituzione e nel 2011 la Dea tornò trionfalmente ad Aidone, accolta da celebrazioni che coinvolsero l’intera comunità. Oggi la statua è esposta nel Museo Archeologico di Aidone, diventando una delle opere simbolo dell’archeologia siciliana e testimonianza della lotta contro il traffico di reperti antichi.

Curiosità

Pochi sanno che, nonostante la statua sia popolarmente chiamata “Venere di Morgantina”, non esiste alcuna certezza sulla divinità che rappresenta: alcuni archeologi ipotizzano addirittura che fosse Afrodite o una sacerdotessa reale. Inoltre, le analisi hanno rivelato tracce di pigmenti colorati: in origine la statua non era bianca ma dipinta a vivaci tonalità, ribaltando l’immagine classica della scultura greca monocroma.

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