Nel catanese c’è un santuario arroccato che domina la valle: il luogo magico sospeso tra terra e cielo

A Paternò sorge la Chiesa di Santa Maria dell’Alto: un santuario normanno sospeso tra terra e cielo che domina l’Etna e la Valle del Simeto.

22 settembre 2025 12:00
Nel catanese c’è un santuario arroccato che domina la valle: il luogo magico sospeso tra terra e cielo - Foto: Normangreek/Wikipedia
Foto: Normangreek/Wikipedia
Condividi

Un luogo sospeso tra terra e cielo

Chi arriva a Paternò, in provincia di Catania, non può non notare la sua collina che svetta sulla pianura circostante, un punto che da sempre rappresenta il cuore della città. Proprio qui, sulla sommità, si trova la Chiesa di Santa Maria dell’Alto, un santuario che sembra sospeso tra terra e cielo. Edificata nell’XI secolo dai Normanni, la chiesa nacque come cappella annessa al castello e divenne col tempo il principale luogo di culto della città. La sua posizione privilegiata le conferì un’aura speciale: non era solo un edificio religioso, ma una sentinella spirituale che dominava l’intera Valle del Simeto.

Tra distruzioni e rinascite

La storia della Chiesa di Santa Maria dell’Alto non è stata mai semplice. Nel corso dei secoli ha dovuto affrontare terremoti, incendi e trasformazioni, ma è sempre riuscita a rinascere dalle macerie. Dopo il disastroso terremoto del 1693, che devastò gran parte della Sicilia orientale, il santuario venne riedificato in stile barocco, con nuovi elementi architettonici che ne esaltarono la monumentalità. All’interno, le decorazioni riflettono il gusto della ricostruzione seicentesca, ma non mancano tracce delle origini medievali, visibili in alcuni resti murari e nella posizione stessa del complesso, che richiama il legame con il potere normanno e la fortezza vicina. Questo contrasto di stili rende la chiesa un museo vivente di pietra, dove ogni epoca ha lasciato il suo segno.

Il cuore spirituale di Paternò

Per secoli la Chiesa di Santa Maria dell’Alto ha rappresentato il centro religioso e identitario di Paternò. Qui si svolgevano le celebrazioni solenni, le processioni e gli eventi che scandivano la vita della comunità. Dalla sua terrazza si gode di una vista mozzafiato sull’Etna e sulla piana di Catania, un panorama che conferisce al luogo un valore simbolico unico. Non era solo la casa della fede, ma anche un punto di riferimento civile: da lì partivano segnali visibili a chilometri di distanza, utili per allertare la popolazione in caso di pericoli o per annunciare festività. Un vero e proprio faro spirituale nel cuore della Sicilia.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia