Palermo: Un bando culturale scaduto? | Scopri perché la trasparenza è diventata una farsa!

Scopri come il Comune di Palermo ha stravolto la trasparenza nella cultura. Un avviso fittizio per eventi già conclusi! 📅🚫

A cura di Redazione Redazione
16 settembre 2025 12:41
Palermo: Un bando culturale scaduto? | Scopri perché la trasparenza è diventata una farsa! -
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Cultura a Palermo: l’opposizione accusa il Comune di mancanza di trasparenza

Il panorama culturale di Palermo è nuovamente sotto i riflettori, ma questa volta non per le sue iniziative artistiche, bensì per la controversia che avvolge un recente avviso pubblico emesso dal Comune. L’opposizione municipale solleva forti dubbi sulla legittimità e sull’efficacia di quest’ultimo, definendolo una manovra di facciata.

L’avviso riguarda l’affidamento della realizzazione di manifestazioni culturali, ma, secondo quanto dichiarato da diversi rappresentanti dell’opposizione, le scelte sarebbero già state fatte dalla Regione mesi fa, rendendo l’intero processo una mera formalità. Tra gli esempi citati, spicca la 58esima edizione della Passione di Gesù Cristo a Partanna Mondello, che si è già svolta ad aprile, ma per la quale il Comune invita ora gli operatori culturali a candidarsi.

Questo solleva interrogativi su come il Comune gestisca la cultura e le sue manifestazioni. “Non si tratta di una scelta culturale condivisa con la città, ma di un atto amministrativo di facciata”, affermano i membri dell’opposizione, evidenziando che l’avviso non rappresenterebbe una vera e giusta selezione di progetti, ma piuttosto un modo per coprire decisioni pre-minate.

In precedenza, a luglio, era stata presentata un’interrogazione per denunciare che le manifestazioni finanziate dalla Regione non erano state scelte attraverso una procedura pubblica, ma imposte senza alcun coinvolgimento degli operatori. L’ultimo avviso, quindi, non fa che confermare l’esistenza di una gestione poco trasparente e potenzialmente dannosa per la credibilità delle istituzioni.

Alla luce di quanto emerso, l’opposizione ha depositato una nuova interrogazione al Sindaco, chiedendo chiarimenti sulle motivazioni alla base di questo avviso tardivo, sulla possibilità di assegnare fondi per eventi già realizzati e sulle misure future per garantire processi di selezione più aperti e trasparenti. “La cultura è un bene comune e deve essere gestita in modo responsabile”, affermano con fermezza i rappresentanti politici.

Concludendo, i firmatari dell’interrogazione, tra cui Mariangela Di Gangi, Massimiliano Giaconia e Giuseppe Miceli, esprimono la necessità di una “programmazione culturale vera” che sappia valorizzare le risorse locali e non trasformi la trasparenza in un mero strumento di propaganda. Palermo ha bisogno di una cultura vivace e partecipativa, non di bandi fittizi che rischiano di mortificare la creatività e l’impegno degli operatori culturali.

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