Ponte sullo Stretto finanziato | La Nato nega i fondi, ma il governo rilancia!
Scopri le ultime notizie sul Ponte sullo Stretto: già finanziato con risorse statali e senza fondi Nato previsti! 🏗️🇮🇹✨

Ponte sullo Stretto: il MIT Smentisce l’Utilizzo di Fondi NATO
ROMA – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha chiarito che il Ponte sullo Stretto di Messina è già completamente finanziato attraverso risorse statali e che non sono previsti fondi NATO per sostenere il progetto. In una nota ufficiale, il MIT afferma: “Il Ponte sullo Stretto è già interamente finanziato con risorse statali e non sono previsti fondi destinati alla Difesa.”
Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui il dibattito sulla possibilità di includere i costi del progetto tra le spese militari NATO ha suscitato preoccupazioni e chiarimenti necessari. “Al momento, l’eventuale utilizzo di risorse NATO non è all’ordine del giorno e, soprattutto, non è una necessità irrinunciabile,” ha aggiunto il Ministero, ribadendo così l’autonomia della finanziazione italiana.
La polemica è stata alimentata da un parere negativo giunto dagli Stati Uniti riguardo la proposta di utilizzare fondi NATO per il Ponte. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’ambasciatore Usa alla NATO, Matthew Whitaker, ha espresso la sua contrarietà a qualsiasi forma di “contabilità creativa da parte degli alleati europei”. Whitaker ha sottolineato l’importanza di mantenere le spese militari entro i limiti stabiliti, affermando che “l’obiettivo del 5% del PIL da investire deve essere inerente alle spese per la difesa e a quelle correlate.”
Queste dichiarazioni mettono in luce una crescente tensione tra le aspettative di spesa militare in Europa e la reale situazione finanziaria dei progetti infrastrutturali. Whitaker ha anche indicato che ha avuto conversazioni con “alcuni Paesi che stanno adottando una visione molto ampia della spesa per la difesa,” avvertendo che ogni impegno in tal senso deve essere assunto con fermezza.
La questione del Ponte sullo Stretto, un’opera da sempre al centro di controversie politiche e progettuali, si arricchisce così di un ulteriore elemento di complessità. Tuttavia, l’impegno del MIT di assicurare il finanziamento statale del progetto potrebbe contribuire a rasserenare il dibattito pubblico, almeno per il momento.
Con queste dichiarazioni, il Ministero tenta di chiudere la porta a interpretazioni errate e mantenere la situazione sotto controllo, in un contesto politico caratterizzato da incertezze e pressioni esterne. Rimane ora da vedere quale sarà l’evoluzione del progetto e se le rassicurazioni del MIT saranno sufficienti a placare le polemiche.