Ponte sullo Stretto, un progetto che unisce due sponde

Analisi dell’Università Bocconi: il Ponte sullo Stretto di Messina è un investimento sostenibile e strategico, con benefici economici, ambientali e sociali superiori ai costi

23 settembre 2025 08:35
Ponte sullo Stretto, un progetto che unisce due sponde - Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
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Il Ponte sullo Stretto di Messina torna al centro del dibattito nazionale come una delle opere infrastrutturali più discusse e ambiziose d’Europa. Secondo quanto riportato dalla pagina social Ponte sullo Stretto di Messina, il progetto prevede un ponte sospeso a campata unica, percorribile sia da auto che da treni, con tempi di attraversamento stimati in 10 minuti in auto e 15 minuti in treno tra Villa San Giovanni e Messina Centrale. Oltre al collegamento diretto, sono previsti nuovi raccordi stradali e ferroviari, gallerie, viadotti e persino fermate metropolitane a Messina.

L’investimento e i costi previsti

L’opera richiede un investimento complessivo di 13,5 miliardi di euro, che comprende sia l’affidamento dei lavori che gli adeguamenti progettuali e i raccordi ferroviari e stradali. Considerando gli indicatori economici, il costo effettivo stimato è pari a 12,96 miliardi, esclusa la manodopera disoccupata. Sono inoltre previsti costi di rinnovo pari a 574 milioni e di manutenzione ordinaria per circa 1,3 miliardi nell’arco di decenni. A fronte di queste cifre imponenti, il valore residuo stimato al 2062 raggiunge comunque gli 8,5 miliardi di euro.

I benefici secondo l’analisi Bocconi

La parte più significativa arriva dall’analisi costi-benefici redatta dai massimi esperti dell’Università Bocconi. Lo studio, aggiornato al 2063 e condotto seguendo linee guida europee e italiane, conclude che l’opera è sostenibile e vantaggiosa per la collettività. I benefici stimati superano infatti i costi: 14,6 miliardi di euro complessivi, tra risparmi di tempo (8,8 miliardi), minori costi operativi (306 milioni) e vantaggi ambientali, inclusa una riduzione di 12,8 milioni di tonnellate di CO₂. Gli indicatori economici parlano chiaro: un Valore Attuale Netto positivo di quasi 4 miliardi, un Tasso Interno di Rendimento del 4,5% e un rapporto benefici/costi di 1,42. In altre parole, ogni euro investito ne restituisce 1,42 alla collettività, rendendo il Ponte sullo Stretto non solo un simbolo, ma una scelta strategica per la competitività di Sicilia e Calabria.

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