Scoperto un candeliere medievale nella Regione Siciliana | Cosa cela davvero il mistero dell'occultamento?

Scoperta straordinaria a Sutera: un polycandelon medievale in bronzo rivela storie nascoste e misteri del passato. 🕯️🏰✨ Un tesoro da scoprire!

A cura di Redazione Redazione
16 settembre 2025 15:57
Scoperto un candeliere medievale nella Regione Siciliana | Cosa cela davvero il mistero dell'occultamento? -
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Ritrovato a Sutera un Polycandelon di epoca bizantina

Un’importante scoperta archeologica ha avuto luogo a Sutera, piccolo comune in provincia di Caltanissetta, dove è stato rinvenuto un polycandelon medievale in bronzo, un candeliere integro con quattro alloggiamenti per lucerne. Il manufatto, del diametro di circa quindici centimetri, è emerso durante le indagini condotte a Monte San Paolino, attualmente sotto la supervisione della Soprintendenza di Caltanissetta e dei Gruppi archeologici d’Italia.

Dettagli del ritrovamento

Il polycandelon si presenta con una corona circolare collegata a un nucleo centrale, sostenuta da quattro barre radianti e separata da elementi cruciformi, grazie ai quali si distinguono i tre alloggiamenti esterni. Originariamente, questo oggetto era sospeso tramite catenelle, sottolineando l’abile metalworking dell’epoca.

Un tesoro nascosto per sfuggire al pericolo

L’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, ha dichiarato che il ritrovamento si rivela “notevolissimo per tipologia, datazione, stato di conservazione e circostanze del rinvenimento.” Secondo le indagini, il candeliere sarebbe stato occultato volontariamente, probabilmente durante un periodo di grave pericolo, come l’invasione musulmana nel IX secolo. “Non si tratta dell’unico oggetto di pregio o di veri e propri tesori monetali nascosti in simili circostanze”, ha aggiunto Scarpinato, facendo riferimento alla ricca letteratura archeologica sull’argomento.

Collaborazione e importanza della scoperta

Il polycandelon è stato rinvenuto accuratamente occultato in un foro ricavato nella roccia gessosa di quello che un tempo era il castello di Sutera, ora quasi del tutto scomparso, e sigillato con un tappo di malta. Questo aspetto del ritrovamento mette in luce non solo l’abilità degli artigiani bizantini, ma anche il valore storico e culturale del sito.

La Soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta, Daniela Vullo, insieme al direttore del Centro regionale per la progettazione e il restauro della Regione Siciliana, Ferdinando Maurici, ha espresso grande soddisfazione per questa scoperta, sottolineando l’importanza di una stretta collaborazione fra le autorità locali e i gruppi di ricerca archeologica.

Conclusioni

Il ritrovamento del polycandelon a Sutera non solo arricchisce il patrimonio culturale siciliano, ma offre anche un interessante spunto di riflessione sulla storia di rischi e sotterfugi che hanno caratterizzato le popolazioni in tempi antichi. La scoperta rappresenta un passo significativo per la valorizzazione e la tutela della storia locale e delle sue tradizioni.

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