đźš§ A19 Palermo-Catania, via ai lavori sul viadotto Cannatello
Lavori in corso sulla A19 Palermo-Catania: al via l’intervento sul viadotto Cannatello, con modifiche alla viabilità e tempi lunghi per il completamento


Dopo oltre ventiquattro anni di restringimenti e interventi temporanei, arriva finalmente il via libera alla demolizione del viadotto Cannatello, lungo la A19 Palermo-Catania, nei pressi dello svincolo di Resuttano. L’annuncio ufficiale è arrivato da Anas, che ha fissato l’avvio delle operazioni per lunedì 13 ottobre. Il progetto prevede la demolizione e successiva ricostruzione dell’imponente infrastruttura, chiusa parzialmente dal lontano 2001 a causa di cedimenti strutturali riscontrati durante i lavori di consolidamento.
🛣 Viabilità modificata ma senza grandi stravolgimenti
Durante il lungo periodo di cantiere — previsto tra cinque e sette anni — la circolazione non subirà chiusure totali, ma sarà regolata su una sola carreggiata a doppio senso di marcia, per un tratto di circa sei chilometri. Gli automobilisti diretti da Catania a Palermo e viceversa transiteranno infatti lungo la carreggiata in direzione Palermo, dove sarà istituito il doppio senso tra il km 83,300 e il km 89,500. Lo svincolo di Resuttano resterà operativo e consentirà di raggiungere facilmente i comuni di Alimena e Resuttano, nonostante le deviazioni temporanee.
🏗 Un investimento da 182 milioni e un viadotto “di nuova generazione”
La parte più importante del progetto riguarda la ricostruzione integrale del viadotto, lunga oltre 4,2 chilometri e composta da 120 campate. I nuovi impalcati in acciaio di ultima generazione garantiranno maggior sicurezza e durabilità , mentre gli interventi interesseranno anche il fiume Imera, per ridurre il rischio di erosione e proteggere le fondamenta. Il costo complessivo dell’opera ammonta a 182 milioni di euro, affidata alle imprese Bruno Srl e Cosedil. Un investimento destinato a riqualificare uno dei tratti più critici dei 191 km dell’autostrada che unisce i due capoluoghi siciliani — un passo decisivo per un’infrastruttura più moderna, sicura e finalmente all’altezza della Sicilia che si muove.