Alberi potati a Catania: i complimenti di Lungomare Liberato ad Aci Bonaccorsi
Catania, un albero potato per far spazio a un cartellone pubblicitario: la denuncia di Lungomare Liberato accende il dibattito, mentre il Sindaco di Aci Bonaccorsi interviene con un confronto sorprendente


A Catania torna al centro della polemica il rapporto tra verde urbano e cartellonistica pubblicitaria. Lungomare Liberato ha denunciato, attraverso un post sui social, la potatura forzata di un albero per garantire la piena visibilità a un cartellone privato. Un gesto che, secondo i cittadini, rappresenta l’ennesimo episodio di scarsa attenzione verso l’ambiente e il decoro urbano.
Il contrasto tra Comuni e la voce dei cittadini
Il post ha rapidamente suscitato indignazione e dibattito online, anche grazie al commento del Sindaco di Aci Bonaccorsi, che ha ricordato come nel suo Comune cartelloni pubblicitari di quelle dimensioni siano vietati. L’associazione ha messo in luce una contraddizione evidente: mentre alcuni amministratori locali scelgono di limitare la pubblicità per proteggere la qualità dello spazio pubblico, a Catania si continua a restringere marciapiedi e sacrificare alberi per far posto a strutture ingombranti e spesso luminose.
"Un disastro totale": la denuncia di Lungomare Liberato
Come si legge nel post di Lungomare Liberato, “mentre nel Comune di Catania gli alberi vengono devastati per far sorgere nuovi cartelloni pubblicitari, il Sindaco di Aci Bonaccorsi ci informa che nel suo Comune quei cartelloni sono vietati”. L’associazione sottolinea che questi impianti non solo riducono il verde urbano, ma anche aumentano il calore cittadino e consumano energia: “eliminano le chiome che portano fresco per posizionare qualcosa che fa l’opposto”. E tutto questo, aggiungono, senza alcun valore civile o culturale: “si pubblicizzano principalmente centri commerciali, compagnie aeree e via dicendo… un disastro totale!”. Un messaggio chiaro, chiuso con un elogio al Comune di Aci Bonaccorsi, esempio virtuoso che ha scelto “l’ambiente, la bellezza e la salute dei cittadini rispetto all’insignificante guadagno economico”.