Farmaci equivalenti in Sicilia: puoi risparmiare 43 milioni all'anno! | Perché molti continuano a scegliere quelli costosi?

Scopri come l'uso di farmaci equivalenti in Sicilia potrebbe far risparmiare 43,7 milioni di euro annui! 💊💰 Un passo verso una sanità più sostenibile! 🌍

A cura di Redazione Redazione
31 ottobre 2025 12:57
Farmaci equivalenti in Sicilia: puoi risparmiare 43 milioni all'anno! | Perché molti continuano a scegliere quelli costosi? -
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Farmaci Equivalenti in Sicilia: Un Potenziale Risparmio di 43,7 Milioni di Euro all’Anno

Un recente studio condotto dall’Istituto per la Competitività (I-Com), con il supporto di Sandoz SpA, ha messo in luce un’importante opportunità di risparmio per il Sistema Sanitario Siciliano: 43,7 milioni di euro all’anno potrebbero essere risparmiati, se i pazienti cronici della regione scegliessero di optare per i farmaci equivalenti. Questo risparmio salirebbe a 61,3 milioni di euro se si considera l’utenza over 65, un dato che fa riflettere sull’importanza della corretta adozione di questi medicinali.

L’analisi è stata presentata durante una tavola rotonda svoltasi presso l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS), promossa dall’onorevole Carlo Gilistro, che ha sottolineato come i farmaci equivalenti possano rappresentare un “salvagente sostenibile” nell’attuale contesto dispendioso della sanità.

Un Contesto di Sostenibilità Cruciale

In un’epoca caratterizzata da un forte invecchiamento demografico e da una crescente popolazione di pazienti cronici, la questione della sostenibilità del sistema sanitario è diventata prioritaria. Il Direttore Salute di I-Com, Thomas Osborn, ha spiegato che pur essendo i farmaci equivalenti significativamente più economici (con un costo inferiore del 20% fino al 70% rispetto ai farmaci originali), l’Italia presenta livelli di utilizzo ancora inferiori alla media europea. In Sicilia, l’incidenza dei farmaci equivalenti si attesta al 22,1%, ben al di sotto della media nazionale del 29,1%.

Questa scarsa diffusione si traduce in spese aggiuntive sia per il sistema sanitario che per i cittadini. Nel 2024, oltre 1 miliardo di euro è stato speso dagli italiani per farmaci branded non più coperti da brevetto, gran parte dei quali erano sostituibili con equivalenti rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale.

Una Popolazione Fragile da Sostenere

In Sicilia, circa 782.600 persone soffrono di patologie croniche, pari al 16,4% della popolazione. Ulteriormente preoccupante è la situazione degli over 65, di cui quasi uno su due (40,5%) assume contemporaneamente dieci o più farmaci, una condizione di politerapia che amplifica il carico economico. Promuovere l’uso dei farmaci equivalenti potrebbe non solo alleviare il peso economico, ma anche migliorare l’aderenza alle terapie e ottimizzare le prescrizioni, limitando l’uso improprio dei principi attivi.

Francesca Romana Ramundo, Country Head di Sandoz SpA, ha ringraziato le istituzioni e gli operatori del settore per la collaborazione, affermando che l’obiettivo è migliorare l’accesso alle cure e garantire la sostenibilità del sistema sanitario. “Il 92% dei farmaci considerati critici dalla Commissione Europea sono equivalenti, a sottolineare l’importanza di questo segmento per la salute pubblica,” ha concluso Ramundo.

Ostacoli da Superare

Nonostante i benefici potenziali, l’adozione dei farmaci equivalenti è ostacolata da fattori di natura socioeconomica e culturale. La scarsa fiducia nei confronti dei generici e abitudini cliniche consolidate sono tra le principali barriere, insieme a livelli di istruzione e reddito inferiori rispetto alla media nazionale. Paradossalmente, le aree più vulnerabili economicamente mostrano la minore diffusione di questi farmaci, dove invece il potenziale di risparmio sarebbe massimo.

Per superare queste difficoltà, il report propone diverse soluzioni, tra cui la promozione della prescrizione per principio attivo e la sostituibilità automatica nei farmaci, insieme a campagne di informazione rivolte a cittadini e professionisti della salute. È fondamentale anche monitorare l’uso degli equivalenti a livello territoriale e reinvestire i risparmi ottenuti nei servizi sanitari locali.

Conclusione

Il quadro tracciato dallo studio offerto da Sandoz e I-Com sottolinea chiaramente le opportunità che possono derivare dall’utilizzo dei farmaci equivalenti in Sicilia. Massimizzando il loro utilizzo, non solo si garantisce una maggiore sostenibilità al sistema sanitario, ma si migliora anche la qualità delle cure per i cittadini, specialmente per i gruppi più vulnerabili. È quindi essenziale adottare un approccio strategico che favorisca la diffusione di queste terapia, a beneficio di tutta la comunità.

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