Il borgo ribelle che sfidò Palermo e custodisce storie di leggende e resistenze
Montelepre, borgo sulle colline palermitane, intreccia natura, storia medievale e memorie di ribellioni che lo resero celebre.
Un borgo tra storia e natura
Arroccato sulle colline che guardano la Conca d’Oro, a pochi chilometri da Palermo, sorge Montelepre, un borgo che unisce suggestioni medievali e atmosfere rurali. Le sue origini risalgono al XIV secolo, quando venne edificato come feudo fortificato, ma tracce di insediamenti umani nel territorio risalgono a epoche molto più antiche. L’etimologia del nome, “mons leprosus”, è legata probabilmente a un antico lebbrosario, anche se la tradizione popolare preferisce interpretazioni più leggendarie.
Passeggiare per le stradine del borgo significa entrare in un paesaggio che conserva la memoria di secoli di dominazioni, tra edifici sacri, resti di antiche fortificazioni e panorami che abbracciano l’intero territorio circostante. La posizione strategica di Montelepre ha infatti reso questo luogo un baluardo naturale, capace di controllare le vie di accesso tra la costa e l’entroterra palermitano.
Le tracce del passato e le memorie popolari
A Montelepre si possono ammirare le architetture medievali e rinascimentali, come la Chiesa Madre di Santa Rosalia, oltre a numerose cappelle che raccontano la forte devozione religiosa del borgo. Di particolare interesse è anche il Castello del Conte di Cagliostro, un edificio che domina dall’alto e che testimonia l’importanza strategica del centro nel corso dei secoli.
Ma Montelepre non è solo storia documentata: il borgo è entrato nell’immaginario collettivo per le vicende legate a Salvatore Giuliano, bandito del secondo dopoguerra che trovò proprio qui rifugio e sostegno, trasformando il paese in un luogo di leggende popolari e resistenza. Questo intreccio di storia e mito ha contribuito a rendere Montelepre una località dall’identità forte e riconoscibile, capace di incuriosire chiunque voglia scoprire le anime più autentiche della Sicilia.