Il borgo segreto palermitano tra vie medievali, palazzi nobiliari e tesori d’arte mozzafiato
Scopri Gangi, gioiello medievale delle Madonie vicino Palermo, con le sue chiese, i palazzi nobiliari e un fascino senza tempo.


Il borgo sospeso nel tempo
Arroccato a oltre mille metri d’altitudine sulle montagne delle Madonie, Gangi è uno dei borghi più affascinanti della provincia di Palermo. Inserito tra i “Borghi più belli d’Italia” e proclamato Borgo dei borghi 2014, è un luogo che incanta chiunque lo visiti grazie al suo impianto urbano medievale rimasto pressoché intatto. Passeggiare tra le sue stradine strette, le scalinate e i vicoli tortuosi significa compiere un vero viaggio indietro nel tempo, dove le case in pietra e i panorami mozzafiato raccontano secoli di storia.
La sua posizione dominante, affacciata sull’altopiano di Piano di Gangi, ha reso questo borgo un punto strategico fin dall’antichità. Ancora oggi, lo sguardo si perde tra i monti circostanti e i profili lontani dell’Etna, regalando un paesaggio unico che fonde natura e architettura.
Arte sacra e palazzi nobiliari
Oltre al fascino urbanistico, Gangi custodisce un patrimonio artistico sorprendente. La Chiesa Madre di San Nicolò di Bari, con la sua imponente facciata e gli interni ricchi di stucchi e opere d’arte, rappresenta il cuore religioso del borgo. Di particolare suggestione è la cripta, nota come “Fossa dei Parrini”, che conserva i corpi mummificati dei sacerdoti del paese, testimonianza di antiche tradizioni devozionali.
Non meno rilevante è la presenza dei palazzi nobiliari, come Palazzo Bongiorno, oggi sede del Comune, e Palazzo Sgadari, che ospita il Museo Civico. Questi edifici raccontano la storia delle famiglie aristocratiche che nei secoli hanno contribuito a definire l’identità del borgo. Gangi è quindi un mosaico di arte sacra e architettura civile, in cui ogni angolo rivela un frammento di bellezza.
Curiosità: il borgo della rinascita
Negli ultimi decenni Gangi è diventato famoso per un’iniziativa singolare: la messa in vendita a prezzo simbolico di case disabitate del centro storico, con l’obiettivo di favorire il ripopolamento e la rinascita del borgo. Questa strategia, insieme al riconoscimento come “Borgo dei borghi”, ha trasformato Gangi in un esempio virtuoso di recupero del patrimonio, attirando visitatori e nuovi residenti da tutto il mondo.