Il castello siracusano che pochi conoscono: la fortezza sul mare che nasconde un segreto millenario

A Siracusa il castello Maniace domina il mare da otto secoli: una fortezza di Federico II che nasconde segreti e leggende affascinanti.

08 ottobre 2025 15:00
Il castello siracusano che pochi conoscono: la fortezza sul mare che nasconde un segreto millenario - Foto: Rabax63/Wikipedia
Foto: Rabax63/Wikipedia
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Sulla punta estrema dell’isola di Ortigia, a Siracusa, sorge il maestoso castello Maniace, una delle più straordinarie architetture militari del Mediterraneo. Più che una fortezza, è un simbolo che racconta crociate, assedi e misteri del mare, un luogo dove la storia si fonde con leggende tramandate da secoli. Ogni sua pietra custodisce tracce di imperatori, condottieri e cavalieri che hanno attraversato il cuore della Sicilia.

La fortezza voluta da Federico II

Il castello prende il nome dal generale bizantino Giorgio Maniace, che nell’XI secolo difese Siracusa dagli Arabi. Ma la struttura che ammiriamo oggi fu voluta dall’imperatore Federico II di Svevia, tra il 1232 e il 1240, come baluardo sul mare a protezione della città. Con la sua pianta quadrata e le possenti torri angolari, rappresentava l’avanguardia dell’architettura militare medievale.
Nei secoli, il castello Maniace fu testimone di guerre e dominazioni: dagli Aragonesi agli Spagnoli, dai Borboni fino alle truppe piemontesi dell’Unità d’Italia. Ogni esercito ha lasciato la sua impronta, rendendo questa fortezza un libro di pietra aperto sulla storia europea.

Il fascino del mare e le leggende

Il castello domina il mare di Ortigia con una posizione spettacolare: le onde si infrangono direttamente sulle sue mura, creando un effetto scenico che ha suggestionato viaggiatori di ogni epoca. Ma oltre alla sua imponenza, circolano leggende affascinanti: si dice che segreti passaggi sotterranei collegassero la fortezza al cuore di Siracusa, utili in caso di fuga o assedio. Alcuni storici sostengono che proprio qui Federico II custodisse tesori nascosti e manoscritti preziosi, simbolo della sua passione per la conoscenza e l’arte.

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