Il luogo arcano dove Palermo intreccia cavalieri, re e enigmi millenari

La Basilica La Magione a Palermo custodisce l’eredità dei Cavalieri Teutonici, tra arte normanna e vicende storiche uniche.

30 ottobre 2025 12:00
Il luogo arcano dove Palermo intreccia cavalieri, re e enigmi millenari - Foto: Bjs/Wikipedia
Foto: Bjs/Wikipedia
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Una chiesa normanna nel cuore della Kalsa

Nascosta tra le strade antiche della Kalsa di Palermo, la Basilica della Santissima Trinità del Cancelliere, meglio conosciuta come La Magione, è una delle più antiche testimonianze architettoniche della città. Fondata nel 1191 per volere di Matteo d’Ajello, cancelliere del Regno di Sicilia, la chiesa nacque in epoca normanna, in un momento in cui Palermo era al centro di un crocevia di popoli e culture.

Il nome “Magione” deriva dal periodo in cui l’edificio fu affidato ai Cavalieri Teutonici, che vi stabilirono la loro sede, trasformandolo in un importante punto di riferimento religioso e militare. L’architettura conserva ancora oggi lo stile sobrio e solenne dell’epoca normanna, con elementi gotici e successive aggiunte barocche dovute ai restauri.

Una storia segnata da trasformazioni

Nel corso dei secoli la basilica conobbe alterne vicende: fu concessa ai Teutonici da Enrico VI, poi restituita al clero secolare, danneggiata dai bombardamenti della Seconda guerra mondiale e infine restaurata nel Novecento. Ogni fase storica ha lasciato un segno visibile, trasformando La Magione in un luogo di stratificazione culturale unico nel suo genere.

Gli interni, ampi e lineari, riflettono l’essenzialità del romanico normanno, mentre resti di decorazioni e interventi successivi testimoniano la continua cura riservata a questo edificio sacro. La sua posizione, nel cuore di un quartiere carico di storia come la Kalsa, lo rende un monumento identitario per la città.

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