Il rifugio segreto catanese tra Etna e nobiltà che nasconde storie dimenticate
A Zafferana Etnea, Villa Manganelli svela un passato nobiliare tra Etna e storia siciliana: un gioiello nascosto da scoprire.


Un gioiello tra l’Etna e il mare
Nel cuore di Zafferana Etnea, lungo le pendici meridionali dell’Etna, si erge Villa Manganelli, dimora storica legata a una delle famiglie più influenti della nobiltà siciliana. Costruita nell’Ottocento, rappresenta un tipico esempio di residenza nobiliare etnea, immersa in un contesto naturale di straordinaria bellezza. La sua posizione è privilegiata: da un lato la vista del vulcano, dall’altro l’azzurro del mar Ionio.
La villa apparteneva ai Principi Manganelli, casata catanese che possedeva anche il celebre palazzo cittadino oggi noto come Palazzo Manganelli. La residenza di Zafferana era il luogo ideale per trascorrere periodi di villeggiatura e rifugio nelle calde estati, lontano dal caos urbano ma a pochi chilometri dalla città di Catania.
Architettura e fascino nascosto
Villa Manganelli si distingue per le linee sobrie ma eleganti, con elementi architettonici tipici delle residenze aristocratiche ottocentesche siciliane. Gli interni, oggi non sempre accessibili al pubblico, raccontano ancora l’opulenza della famiglia che la abitò: soffitti decorati, sale di rappresentanza, giardini scenografici. Intorno alla villa, i terreni agricoli e i vigneti completavano l’idea di un microcosmo autosufficiente, come avveniva in molte tenute nobiliari etnee.
L’importanza della villa non risiede soltanto nella sua bellezza architettonica, ma anche nel legame con il territorio: la sua costruzione è un tassello del più ampio mosaico che vedeva l’Etna come sfondo e risorsa al tempo stesso, unendo il prestigio nobiliare al valore paesaggistico e agricolo della zona.