In Sicilia c'è un luogo sospeso tra monti e leggende dove il tempo sembra essersi fermato

Tra le colline di Enna, Cerami custodisce storia, leggende e chiese antiche: un borgo medievale dove il tempo sembra fermarsi.

31 ottobre 2025 18:00
In Sicilia c'è un luogo sospeso tra monti e leggende dove il tempo sembra essersi fermato - Foto: Cerami98/Wikipedia
Foto: Cerami98/Wikipedia
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Tra i rilievi verdi e silenziosi dell’entroterra siciliano, sorge un borgo che conserva ancora oggi l’anima autentica del Medioevo. Si tratta di Cerami, piccolo gioiello della provincia di Enna, dove il passato sembra non aver mai ceduto il passo alla modernità. Le sue case in pietra, i vicoli stretti e le chiese antiche raccontano di battaglie, santi e tradizioni che hanno attraversato i secoli. In questo luogo, immerso tra natura e storia, ogni pietra è custode di un segreto.

Una storia segnata da battaglie e fede

Il nome di Cerami compare per la prima volta nelle cronache della celebre battaglia del 1063, quando i Normanni guidati da Ruggero d’Altavilla sconfissero l’esercito arabo. Fu un episodio decisivo per la conquista normanna della Sicilia e venne considerato un evento quasi miracoloso grazie all’apparizione di San Giorgio a cavallo, che secondo la tradizione avrebbe guidato i Normanni alla vittoria.
Dopo la conquista, il borgo si sviluppò attorno al castello medievale, di cui oggi restano suggestive rovine che dominano dall’alto l’abitato. La presenza normanna segnò profondamente la vita della comunità, che ancora oggi celebra con orgoglio il ricordo di quella vittoria.

Il borgo e le sue chiese

Passeggiare per Cerami significa fare un viaggio in un tempo sospeso. Le sue stradine in pietra conducono a luoghi che sembrano scolpiti nella memoria: la Chiesa Madre di San Sebastiano, costruita nel Cinquecento e arricchita da opere d’arte barocche; la Chiesa di San Michele Arcangelo, che custodisce antichi affreschi; e il Convento dei Cappuccini, con la sua atmosfera di raccoglimento.
Il borgo, circondato da colline e paesaggi naturali incontaminati, conserva anche tradizioni popolari secolari, come la festa di San Sebastiano, patrono di Cerami, che ogni anno richiama fedeli e curiosi.

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