La città siracusana che nacque da una leggenda e divenne un gioiello barocco
Il borgo di Floridia, vicino a Siracusa, racconta tra leggende, barocco e tradizioni agricole l’anima autentica della Sicilia.


A pochi chilometri da Siracusa, circondato da agrumeti e campi dorati, si trova il borgo di Floridia, una cittadina che racchiude una storia sorprendente. Fondata ufficialmente nel XVII secolo, Floridia ha saputo unire leggende popolari, splendore barocco e tradizioni agricole che ancora oggi ne fanno una perla del territorio siracusano. Non è solo un borgo, ma un luogo che racconta la Sicilia autentica, fatta di fede, arte e lavoro della terra.
Una fondazione leggendaria e un cuore barocco
Le origini di Floridia risalgono al 1628, quando il principe Lucio Bonanno Colonna ottenne la licenza di popolare queste terre. La leggenda vuole che il nome derivi dal latino florida, “fiorente”, in onore della fertilità della campagna circostante. In pochi decenni il borgo divenne centro vivo, capace di attirare famiglie nobili e religiose che ne plasmarono l’identità.
Il cuore di Floridia è la Chiesa Madre di San Bartolomeo Apostolo, eretta nel Seicento e ricostruita in stile barocco dopo il terremoto del 1693. La facciata imponente e il campanile slanciato dominano la piazza principale, dove ancora oggi si svolgono feste e processioni che coinvolgono tutta la comunità.
Tradizioni, cultura e vita quotidiana
Floridia è anche città di antiche tradizioni agricole: gli agrumi, l’olio d’oliva e i prodotti tipici hanno reso famoso questo borgo nel territorio siracusano. Passeggiando tra le strade del centro storico, si scoprono palazzi nobiliari come Palazzo Raeli e Palazzo Pizzo, testimonianze di un passato ricco e orgoglioso.
Ogni anno, le celebrazioni in onore di San Bartolomeo Apostolo, patrono della città, trasformano Floridia in un teatro di fede e folclore, con spettacoli, luminarie e processioni che richiamano visitatori da tutta la provincia.