La storia di una città siciliana che domina dall’alto e nasconde curiosità millenarie
Enna, l’ombelico della Sicilia: tra miti, rivolte e castelli, la sua storia millenaria custodisce segreti affascinanti.


Definita l’“ombelico della Sicilia”, Enna sorge su un altopiano a oltre 900 metri d’altitudine, dominando dall’alto il cuore dell’isola. La sua posizione strategica l’ha resa per secoli fortezza naturale, crocevia di popoli e teatro di leggende immortali. Ripercorrere la sua storia significa attraversare un mosaico che unisce mito, potere e fede, con episodi che ancora oggi stupiscono e incuriosiscono.
Dalle origini mitiche al dominio romano
Le origini di Enna si perdono tra mito e archeologia. La città era il centro del culto di Demetra, dea delle messi, e sul vicino lago di Pergusa la leggenda vuole che Ade rapì Persefone, figlia della dea, dando vita a uno dei racconti più celebri della mitologia greca. Questo legame con la fertilità e i raccolti rese Enna un luogo sacro, rispettato persino dai conquistatori.
Con i Greci e poi i Romani, Enna divenne punto strategico per controllare le vie interne della Sicilia. Fu proprio qui che scoppiò la terribile prima rivolta servile (139-132 a.C.), quando migliaia di schiavi guidati da Euno misero a ferro e fuoco gran parte dell’isola. Roma dovette impegnare il suo esercito per piegare una ribellione che aveva avuto origine proprio dalla forza della città.
Dal medioevo ai giorni nostri
Con la caduta dell’Impero Romano, Enna visse dominazioni bizantine, arabe e normanne. Gli Arabi la ribattezzarono “Qasr Yannah” e la trasformarono in una cittadella fortificata. Furono i Normanni a consolidarne il ruolo militare, costruendo il maestoso Castello di Lombardia, una delle più grandi fortezze medievali d’Italia. Nei secoli successivi, sotto svevi e aragonesi, Enna mantenne sempre un ruolo centrale, tanto che divenne sede di re e viceré.
Oggi la città conserva tracce di tutte queste epoche: dal Duomo ricostruito dopo un incendio nel Seicento, alla Rocca di Cerere, che richiama ancora l’antico culto pagano. Passeggiando per le sue strade, si respira la stratificazione di una città che non ha mai smesso di essere al centro della storia siciliana.
Curiosità
Pochi sanno che Enna è l’unico capoluogo di provincia italiano senza sbocco al mare, ma grazie alla sua altitudine viene spesso chiamata “il belvedere della Sicilia”: in giornate limpide, dalle sue terrazze si può abbracciare con lo sguardo quasi tutta l’isola.