L'assurda baia siciliana che ha cambiato la storia del Mediterraneo
Il Porto Grande di Siracusa, citato da Cicerone, fu crocevia di guerre e commerci: la baia naturale che ha fatto la storia del Mediterraneo.


C’è un luogo a Siracusa che per millenni ha attirato mercanti, eserciti e viaggiatori: il Porto Grande, un bacino naturale così perfetto da essere considerato una delle baie più strategiche del Mediterraneo. La sua forma, protetta da penisole e isolotti, ha reso Siracusa una città invincibile per secoli e ha scritto pagine memorabili di storia, tra guerre, commerci e leggende.
Una baia che ha fatto la storia
Il Porto Grande di Siracusa è una delle insenature naturali più ampie e sicure del mare nostrum. Già i Greci riconobbero il suo valore: da qui partirono le navi di Dionisio il Vecchio e, in seguito, le flotte siracusane che sfidarono Atene nella celebre spedizione ateniese del 415 a.C., conclusasi con una disfatta che segnò la fine della potenza ateniese.
Anche i Romani compresero l’importanza del Porto Grande: nel 212 a.C. conquistarono Siracusa, nonostante le geniali difese ideate da Archimede. Nei secoli successivi, Bizantini, Arabi e Normanni continuarono a sfruttarne la posizione strategica, trasformandolo in scalo commerciale e militare di primaria importanza.
Dal commercio antico al fascino moderno
Oggi il Porto Grande conserva intatto il suo fascino millenario. Intorno alle sue acque si sviluppano l’isola di Ortigia, l’arsenale greco e resti archeologici che testimoniano il fervore economico e militare dell’antichità. La baia, ampia oltre 9 km², è ancora rifugio naturale per imbarcazioni moderne, mentre le banchine si affacciano su una città che mescola barocco, mito e mare.
Il Porto Grande non è solo un luogo di storia, ma anche un panorama suggestivo: osservandolo dall’alto, si percepisce come la natura abbia regalato a Siracusa un porto che nessuna mano umana avrebbe potuto progettare meglio.