Vendemmia 2025: la sorprendente trasformazione biologica di Feudo Disisa | Scopri il futuro del vino sostenibile!

Scopri la vendemmia 2025 di Feudo Disisa, con un salto verso il biologico e l'eccellenza dei vini di Monreale. 🍇✨ Un futuro sostenibile ci attende!

A cura di Redazione Redazione
01 ottobre 2025 14:26
Vendemmia 2025: la sorprendente trasformazione biologica di Feudo Disisa | Scopri il futuro del vino sostenibile! -
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Vendemmia 2025: Feudo Disisa abbraccia l’agricoltura biologica

La storica azienda vinicola Feudo Disisa, situata nella rinomata DOC Monreale, ha ufficialmente chiuso la vendemmia 2025 con un’importante novità: la conversione dell’intera produzione in regime biologico. Questo traguardo rappresenta un passo significativo verso un approccio sempre più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.

Quest’anno, a differenza di quelli precedenti caratterizzati da eventi climatici imprevedibili, la stagione vinicola si è contraddistinta per una distribuzione regolare delle precipitazioni e un ciclo vegeto-produttivo omogeneo. Queste condizioni climatiche favorevoli hanno permesso una maturazione uniforme delle uve, esaltando la qualità del prodotto finale. In particolare, le piogge invernali e primaverili hanno fornito le riserve idriche necessarie, mentre l’estate calda, senza picchi termici estremi, ha favoreggiato la crescita delle piante senza stress eccessivi.

La vendemmia è iniziata il 4 agosto con le uve di Chardonnay, destinate alle basi spumante, e ha proseguito con varietà come Fiano, Grillo e Catarratto. Settembre ha segnato l’inizio della raccolta delle varietà a bacca nera, con il Syrah, seguito da Merlot e Nero d’Avola. Si protratta fino a giungere a varietà come Perricone e Cabernet Sauvignon, raccolte un po’ prima rispetto alle annate passate.

“La nostra sfida è dare vita a vini che coniughino intensità e finezza, mantenendo equilibrio ed eleganza,” afferma Mario Di Lorenzo, co-direttore dell’azienda insieme al padre Renato. Con questa vendemmia, Feudo Disisa intende unire qualità enologica e sostenibilità, promuovendo una viticoltura che rispetti l’ambiente e si proietti al futuro.

Le aspettative per i nuovi vini in bottiglia sono alte, specialmente per produzioni rappresentative come il Chara, un blend di Catarratto e Inzolia, e il Grillo. A conferma dell’ottima qualità dei prodotti, il Lu Bancu 2024 ha recentemente ricevuto due prestigiosi riconoscimenti: il faccino 2026 di Doctor Wine con 96 punti e il titolo di “Miglior Catarratto”.

Inoltre, il Catarratto non è solo un simbolo di tradizione vinicola, ma rappresenta anche l’identità culturale di Feudo Disisa, come sottolinea Mario Di Lorenzo. “Il Catarratto costituisce il fulcro della nostra filosofia produttiva,” dice, esprimendo l’intenzione di valorizzare questo vitigno con rigore e sensibilità.

In questa direzione si colloca anche il Progetto Arca, un’iniziativa che unisce ricerca scientifica e identità territoriale. Attraverso il Catarratto, un vitigno resistente e versatile, l’azienda intende costruire un ponte tra la tradizione e l’innovazione sostenibile.

La vendemmia 2025 di Feudo Disisa non è solo una semplice raccolta, ma un passo decisivo verso un futuro di sostenibilità e qualità, in cui il rispetto per l’ambiente e l’amore per il territorio si fondono per creare vini di eccellenza.

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