Bagheria ospita la Conferenza delle Migrazioni | Perché i migranti sono più che semplici numeri?

Incontro a Bagheria sulla mobilità umana: riflessioni e testimonianze di speranza per migranti e comunità siciliane 🌍✝️🤝 Unisciti alla conversazione!

A cura di Redazione Redazione
09 novembre 2025 19:41
Bagheria ospita la Conferenza delle Migrazioni | Perché i migranti sono più che semplici numeri? -
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La Mobilità Umana, Impegno e Responsabilità: Cronaca del Forum a Bagheria

Si è svolto nei giorni 7 e 8 novembre, presso l’Oasi Cusmaniana delle Serve dei Poveri a Bagheria, un importante incontro della Commissione dell’Ufficio Regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana. Due giorni intensi di lavoro e riflessione, volti a discutere le dinamiche della mobilità umana, tanto per i migranti in arrivo quanto per coloro che hanno lasciato la Sicilia.

L’evento ha visto la partecipazione dei direttori Migrantes delle diciotto diocesi siciliane, accompagnati dai loro collaboratori. L’Arcivescovo Corrado Lorefice ha aperto i lavori, sottolineando la necessità di farsi carico delle istanze dei migranti, che non devono essere visti solo come “forza lavoro”, ma come portatori di “fede e spiritualità”.

La Voce di Papa Leone

Il pomeriggio è iniziato con la proiezione di un video messaggio di Papa Leone, indirizzato alla comunità di Lampedusa. Il Pontefice ha sostenuto la proposta di candidatura dell’arcipelago delle Pelagie a Patrimonio Immateriale dell’Unesco, un gesto che indica l’importanza di riconoscere la storia e la cultura di un luogo che è crocevia di molte vite.

Don Vito Impellizzeri, preside della Facoltà Teologica di Sicilia “S. Giovanni Evangesista”, ha commentato le parole del Papa, evidenziando che “non possiamo leggere il Mediterraneo senza l’inedito del risorto.” La sua riflessione ha affrontato le migrazioni nel contesto degli eventi storici, sottolineando come la spiritualità dei migranti rappresenti un “giudizio di Dio sulla nostra storia”.

Un’Analisi della Situazione Attuale

Il dibattito ha poi spaziato dalla situazione di Lampedusa alla martoriata Striscia di Gaza. Le testimonianze di chi vive nell’isola hanno messo in luce i drammi umani dietro le statistiche. Un infermiere che ha lavorato in un ospedale da campo a Gaza ha raccontato la sua esperienza, affermando che il suo intervento era parte di un grande “esperimento” umanitario.

L’attivista Vito Maria Raspanti, anch’egli infermiere, ha descritto le sfide affrontate dalla Global Sumud Flottilla nel portare aiuti alla popolazione gazawa, sottolineando il blocco illegale imposto da Israele. Queste narrazioni mettono a nudo le difficoltà e le speranze di chi vive in contesti di guerra e crisi.

Conclusione e Riflessioni Finali

La due giorni si è chiusa con una forte sensazione di responsabilità da parte dei partecipanti. L’incontro ha rimarcato come la mobilità umana sia non solo una questione di accoglienza, ma anche una sfida culturale e spirituale per la società siciliana. Le parole di Papa Leone e le testimonianze delicate dei relatori lasciano una scia di impegno, invitando a riflettere sulle scelte politiche e sociali che influenzano le vite di molti.

Un appello a tutti, affinché il dialogo continui e le storie dei migranti non cadano mai nel dimenticatoio.

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