Il mistero nascosto che pochi conoscono dietro delle mura girgenti

Ad Agrigento, un antico monastero barocco custodisce silenzi, ricette segrete e un passaggio nascosto che pochi conoscono.

20 novembre 2025 15:00
Il mistero nascosto che pochi conoscono dietro delle mura girgenti - Foto: Max5783/Wikipedia
Foto: Max5783/Wikipedia
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Nel cuore del centro storico di Agrigento, dietro un portone di pietra e un profumo che sembra sospeso nel tempo, si cela un luogo dove il silenzio parla e la storia si fa preghiera. Qui, tra chiostri secolari e pareti dorate, vive ancora il fascino del Monastero di Santo Spirito, uno dei più antichi complessi religiosi della Sicilia. Un luogo che ha attraversato i secoli, sopravvivendo a terremoti, invasioni e rivoluzioni, e che ancora oggi custodisce un segreto che profuma di spiritualità… e di miele.

Tra nobiltà e fede, la nascita di un capolavoro

Il monastero venne edificato alla fine del XIII secolo per volere della nobile famiglia Chiaramonte, una delle più potenti dell’epoca, e affidato alle monache cistercensi di clausura. La struttura, con il suo imponente portale gotico e il chiostro dalle eleganti arcate, rappresenta una rara testimonianza di architettura medievale sopravvissuta intatta nel cuore di una città che nei secoli ha cambiato volto più volte.
All’interno della chiesa annessa al complesso, lo sguardo viene catturato dallo splendido altare barocco, decorato con stucchi attribuiti alla scuola dei Serpotta, veri maestri della luce e del movimento. Ogni figura sembra respirare, ogni angelo vibra di vita. È un barocco che non ostenta ma che sussurra, trasformando la pietra in fede e la materia in preghiera.

Il segreto delle monache e la dolcezza del silenzio

Dietro le grate del monastero, la vita segue ancora i ritmi antichi della clausura. Le monache cistercensi vivono nel raccoglimento e nella preghiera, ma portano avanti anche una tradizione che ha attraversato i secoli: la produzione dei dolci conventuali. Tra questi, spiccano i famosi dolcetti di mandorla e miele, preparati secondo una ricetta segreta tramandata di generazione in generazione.
Entrando nel chiostro, il profumo di zucchero e agrumi si mescola all’incenso, creando un’atmosfera che non si dimentica. Ogni dolce è un frammento di storia, una preghiera fatta d’impasto, un piccolo miracolo quotidiano che racchiude il senso stesso di questo luogo: unire la terra e il divino in un gesto di semplicità.

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