La città siciliana che nasconde antiche terme romane e un passato che il mondo non ha dimenticato

Comiso, tra antiche terme romane, barocco e Guerra Fredda: una città che custodisce memorie uniche e un passato che il mondo ricorda.

02 novembre 2025 15:00
La città siciliana che nasconde antiche terme romane e un passato che il mondo non ha dimenticato - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Nel cuore della provincia di Ragusa, lontana dai circuiti turistici più battuti, si trova Comiso, una città che porta impressi i segni di una storia complessa e affascinante. Tra rovine antiche, eleganza barocca e memorie più recenti che hanno segnato il destino dell’Europa, Comiso è un luogo dove ogni strada racconta un capitolo diverso: dalla gloria romana fino alla Guerra Fredda, passando per la devozione popolare e le tradizioni siciliane.

Tra terme romane e fasti barocchi

Le origini di Comiso risalgono all’epoca romana, come dimostrano i resti delle terme di Diana, un complesso termale straordinario riportato alla luce nel centro storico. Camminare tra quelle mura significa rivivere la quotidianità di una città che già allora era crocevia di commerci e cultura. Con il passare dei secoli, Comiso assunse un volto barocco, arricchendosi di palazzi nobiliari e di chiese monumentali come la Chiesa di San Biagio e la Chiesa dell’Annunziata, custodi di opere d’arte e simboli di un’identità mai perduta.
Il cuore della città è rappresentato da piazza Fonte Diana, luogo di incontro e simbolo della comunità, dominata dalla statua della dea che richiama proprio le antiche radici classiche.

Una memoria che parla al presente

Ma Comiso non è solo archeologia e barocco: la sua storia recente ha assunto una portata internazionale durante la Guerra Fredda. Negli anni Ottanta, infatti, la città divenne tristemente famosa per la base militare NATO che ospitava missili Cruise puntati verso l’Est europeo. Quelle installazioni, smantellate negli anni Novanta, hanno trasformato Comiso in un simbolo della tensione tra le superpotenze, rendendola parte integrante di un capitolo di storia mondiale.
Oggi, quella stessa base è stata riconvertita in aeroporto civile, segnando il passaggio da simbolo di conflitto a porta d’ingresso per turisti e viaggiatori.

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