La sorprendente iniziativa dell’Ospedale Garibaldi di Catania | Può la formazione prevenire la violenza di genere?
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La violenza di genere lascia ferite, non identità: dall’educazione alla prevenzione. Workshop di approfondimento al Garibaldi-Centro il 19 novembre
La Violenza di Genere: Un Grande Appuntamento di Sensibilizzazione al Garibaldi di Catania
Il 19 novembre, l’ARNAS Garibaldi di Catania ospiterà un workshop dedicato alla violenza di genere, intitolato “La violenza di genere lascia ferite, non identità: dall’educazione alla prevenzione”. Un evento che si propone di affrontare un problema sociale grave mediante la formazione e la sensibilizzazione.
Un Fenomeno da Combattere
La violenza di genere è una questione che colpisce non solo le vittime, ma l’intera società. Attraverso la formazione e la creazione di reti di supporto, è possibile arginare questo fenomeno. La dott.ssa Anna Colombo, Responsabile U.O.S.D. Rischio Clinico e Referente Aziendale Codice Rosa, sottolinea l’importanza dell’educazione: “Prevenire significa innanzitutto educare”. Solo attraverso la consapevolezza si possono riconoscere e affrontare i segnali di violenza.
Un Programma Ricco di Interventi
La giornata inizierà con i saluti istituzionali da parte di figure importanti dell’ospedale e delle istituzioni locali. Tra i partecipanti ci saranno anche rappresentanti delle scuole e associazioni, segno di una collaborazione multidisciplinare. Particolare attenzione sarà data a interventi che esploreranno diversi aspetti della violenza di genere, dalla legge alla formazione nelle scuole.
La Dott.ssa Carmela Puleo apre i lavori con un intervento sui volti della violenza, mentre la ex Procuratore Aggiunta Marisa Scavo offrirà una visione dettagliata sulla risposta della giustizia. Non mancheranno contributi di esperti, associazioni e studenti, consolidando il valore del workshop come un momento di dialogo e confronto.
Arte come Strumento di Sensibilizzazione
La giornata si concluderà con la proiezione del cortometraggio “UMMI” del regista Paolo Andottea Calì, seguita da letture artistiche curate dall’attrice Maria Barbagallo. L’arte si fa così portavoce di un messaggio forte e chiaro: la violenza di genere deve essere combattuta con tutti gli strumenti a disposizione.
Costruire una Rete di Collaborazione
Un obiettivo centrale dell’incontro è quello di rafforzare la rete di supporto tra le istituzioni del territorio, creando un patto permanente tra professionisti e comunità. La dott.ssa Colombo evidenzia come la violenza non sia un problema privato: “È una questione sociale e culturale”, rispondere in modo coordinato e collaborativo è essenziale.
Un Impegno Continuativo
Questo workshop non vuole essere una semplice tappa, ma piuttosto l’inizio di un impegno collettivo volto a garantire sicurezza e libertà alle donne. Educazione, formazione e collaborazione saranno i pilastri su cui costruire un futuro in cui la violenza di genere possa essere finalmente ridimensionata.
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