L’artista catanese che scolpì l’anima d’Italia e partì da un piccolo borgo dell’Etna

Da Linguaglossa a Milano: la vita di Francesco Messina, scultore catanese che ha segnato il Novecento con opere immortali.

07 novembre 2025 21:00
L’artista catanese che scolpì l’anima d’Italia e partì da un piccolo borgo dell’Etna - Foto: Sconosciuto/Wikipedia
Foto: Sconosciuto/Wikipedia
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Dalle pendici dell’Etna alle piazze d’Italia

Francesco Messina nacque a Linguaglossa, sulle falde dell’Etna, il 15 dicembre 1900.

Un borgo apparentemente lontano dalle grandi correnti artistiche del Novecento, eppure capace di forgiare un talento che avrebbe lasciato segni profondi nella scultura italiana. La sua infanzia trascorse tra le strade semplici del paese etneo, in un contesto rurale che lo spinse presto a guardare al mondo con occhi diversi.

La famiglia si trasferì a Genova, dove il giovane Messina si avvicinò all’arte, affascinato dal disegno e dalla plasticità delle forme. Questo distacco dalle sue origini catanesi non significò però un oblio: l’energia aspra e solenne dell’Etna rimase come una costante nel suo sguardo artistico.

Il successo e le grandi commissioni

Negli anni Trenta, Messina si impose come uno dei protagonisti della scultura monumentale italiana.

Partecipò a esposizioni prestigiose, guadagnando notorietà grazie alla capacità di unire classicità e modernità. La sua mano seppe scolpire corpi possenti ma armoniosi, figure sospese tra il mito e la realtà, capaci di parlare direttamente allo spettatore.

Fra le sue opere più celebri vi sono i monumenti a Pio XII e a Giovanni XXIII, realizzati per la Basilica di San Pietro in Vaticano. A Milano, dove visse gran parte della sua vita, lasciò impronte indelebili: il Cavallo morente di Piazza Monte Titano, il Cristo risorto in San Giovanni Rotondo, e i tanti busti e monumenti civili che ancora oggi raccontano il suo passaggio.

La sua carriera fu consacrata anche dal ruolo di direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, posizione che gli permise di formare generazioni di artisti e consolidare il suo prestigio internazionale.

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