L'edificio ragusano dove i nobili tramavano in segretezza e che ancora oggi custodisce un fascino intatto

A Ragusa Ibla, il Circolo di conversazione nasconde una storia di potere e segreti nobiliari: un raro edificio costruito per l’élite.

05 novembre 2025 18:00
L'edificio ragusano dove i nobili tramavano in segretezza e che ancora oggi custodisce un fascino intatto - Foto: L'Ibleo/Wikipedia
Foto: L'Ibleo/Wikipedia
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Nel cuore di Ragusa Ibla, affacciato sulla scenografica piazza del Duomo, si nasconde un edificio che non tutti conoscono ma che per secoli ha rappresentato il centro nevralgico della vita sociale della città. Non è una chiesa, non è un palazzo nobiliare qualunque: è il Circolo di conversazione, noto anche come Caffè dei cavalieri, un raro esempio di costruzione realizzata appositamente per ospitare riunioni riservate ed esclusive. Dietro le sue mura, tra stucchi raffinati e affreschi ottocenteschi, si sono decisi rapporti di potere, amicizie e alleanze che hanno segnato la storia della città barocca.

Un palazzo nato per l’élite

Costruito nel 1850, il Circolo di conversazione fu ideato come luogo d’incontro per l’aristocrazia locale, che desiderava uno spazio elegante dove discutere di politica, affari e cultura lontano dalle orecchie indiscrete. La facciata, sobria ed equilibrata, è ingentilita da decorazioni neoclassiche, mentre gli interni, impreziositi da stucchi e soffitti decorati, evocano un’atmosfera raffinata e intima.
Qui i nobili ragusani si riunivano per leggere, parlare, fumare e stringere accordi: un salotto riservato solo a chi apparteneva alle famiglie più prestigiose, inaccessibile al popolo. Non era un semplice circolo ricreativo, ma un vero simbolo di distinzione sociale.

Una tradizione che sopravvive

Ancora oggi il Circolo di conversazione continua a rappresentare un punto di riferimento per la comunità. Pur conservando la sua natura elitaria, il palazzo è diventato anche un’attrazione culturale, ammirata da turisti e visitatori che passeggiano tra i vicoli barocchi di Ibla. La sua posizione privilegiata, proprio accanto al Duomo di San Giorgio, lo rende parte integrante del grandioso scenario urbano che l’UNESCO ha riconosciuto come patrimonio dell’umanità.

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