Palermo, dal sogno di un nuovo stadio alla beffa burocratica | Perché l'amministrazione Lagalla sta rischiando il futuro calcistico della città?
Scopri le irregolarità nell'assegnazione del nuovo stadio di Palermo. L'amministrazione Lagalla rischia di bloccare tutto! ⚽🛑
Lagalla in crisi sul rinnovo dello Stadio Barbera: l’opposizione denuncia un pasticcio burocratico
La situazione attorno allo Stadio Renzo Barbera di Palermo è diventata un tema caldo, con l’opposizione che accusa la Giunta del sindaco Roberto Lagalla di gestire un vero e proprio pasticcio burocratico. In una nota congiunta, i consiglieri Ugo Forello (OSO), Carmelo Miceli (Progetto Civico Italia) e Mariangela Di Gangi (PD) evidenziano come si sia passati dalla promessa di un ambizioso progetto di rilancio a un rinnovo fittizio di soli sei anni.
“Dalla promessa di una ‘Nuova Manchester’ a un pasticcio burocratico,” lamentano i membri dell’opposizione, che criticano la decisione della Giunta di abbandonare una concessione novantennale a favore di un accordo a breve termine, giudicato come un semplice ripiego. Secondo i consiglieri, questo approccio non solo è inefficace, ma presenta anche gravi vizi di legittimità, facendo sorgere preoccupazioni sul futuro delle attività legate al stadio e sul rapporto con il Palermo FC.
Dall’audizione degli uffici competenti emergono inoltre dettagli allarmanti. Tra questi, si sottolinea la mancanza di coinvolgimento della Ragioneria Generale e del Controllo Analogo, nonostante la delicatezza economica della pratica. “Quello che l’Amministrazione chiama ‘rinnovo’ è in realtà una maschera per nascondere una nuova e lacunosa concessione,” affermano i consiglieri.
Una delle modifiche più contestate è l’inserimento di un nuovo articolo che altera in modo sostanziale il rapporto tra Comune e società. “Una modifica così sostanziale non può essere approvata dalla Giunta, ma deve passare necessariamente dal Consiglio Comunale,” dichiarano, avvertendo che il mancato rispetto di questo passaggio potrebbe portare all’annullamento dell’atto.
Critiche anche sul piano di investimenti, definito come “al buio”, e sul trattamento dello stadio come una semplice concessione di beni, ignorando la sua rilevanza come concessione di servizi pubblici a rilevanza economica. “Palermo non può tollerare che il futuro dello stadio si riduca a un atto fragile, giuridicamente debole e privo di visione,” concludono i consiglieri, sottolineando l’importanza di un progetto serio e strutturato per il rilancio dell’impianto.
In un contesto del genere, la gestione del sindaco Lagalla appare sempre più in difficoltà, suscitando preoccupazioni non solo per il futuro dello stadio, ma anche per l’immagine della città e la sua capacità di attrarre investimenti e risorse.