Ponte sullo Stretto: torna la bufala del “progetto vecchio”

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è di terza generazione, aggiornato alle più recenti tecnologie e validato da esperti internazionali

03 novembre 2025 08:27
Ponte sullo Stretto: torna la bufala del “progetto vecchio” - Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
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Negli ultimi giorni, il profilo ufficiale di Ponte sullo Stretto di Messina ha pubblicato un post per smentire con decisione una notizia che sta tornando a circolare online. “Si sta diffondendo di nuovo la bufala secondo cui il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina sarebbe ‘vecchio’, ‘superato’ o ‘non aggiornato alle ultime tecnologie’, e che quindi dovrebbe essere rifatto da zero”, si legge nel comunicato. “È una falsità, rilanciata anche perché la Corte dei Conti ha recentemente toccato l’argomento, pur trattandosi di una questione non di sua competenza tecnica. Facciamo chiarezza una volta per tutte”.

Un progetto di terza generazione, all’avanguardia mondiale

Il Ponte sullo Stretto sarà un ponte sospeso a campata unica di terza generazione, la tecnologia più avanzata oggi disponibile nel mondo. Non esistono ponti sospesi di “quarta generazione”: in oltre due secoli di evoluzione ingegneristica, queste opere si sono sviluppate in tre fasi. La prima generazione si caratterizzava per l’impalcato alto a trave reticolare; la seconda ha introdotto l’impalcato alare sottile e aerodinamico; la terza generazione, la più recente, combina l’impalcato alare con cassoni separati da un vuoto centrale, garantendo stabilità, leggerezza e prestazioni aerodinamiche di altissimo livello.

Le verità tecniche e i protagonisti del Ponte

Il progetto del Ponte di Messina, nato negli anni ’90 da un’impostazione dell’ingegnere britannico William Brown, è stato costantemente aggiornato e perfezionato nel tempo: l’ultima revisione, completata nel 2024, ha introdotto ottimizzazioni senza alterarne la struttura di base. Il ponte è stato testato nei principali laboratori internazionali, tra cui la galleria del vento del Politecnico di Milano e centri di ricerca in Canada, Danimarca e Giappone.
Il progetto prevede un impalcato stabile fino a 300 km/h di vento, cavi di sospensione giapponesi da 1,26 metri di diametro – i più avanzati mai realizzati – e torri d’acciaio alte 399 metri, tra le più alte al mondo nel settore. A firmarlo è un consorzio internazionale di eccellenza, composto da WeBuild (Italia), IHI (Giappone), COWI (Danimarca), Parsons (USA), SACYR (Spagna) e RFI (Italia).
Alla luce di questi dati, appare chiaro che il Ponte sullo Stretto non è un progetto vecchio, ma il vertice della tecnologia mondiale nel campo dei ponti sospesi. Chi sostiene il contrario, come scrive la società, “o non conosce la materia o lo fa in malafede”.

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