A Siracusa c'è un luogo dove il tempo si è fermato e la fede "scende" sotto terra
A Siracusa, sotto la chiesa di San Giovanni, un mondo sotterraneo racconta i primi cristiani e un mistero che resiste al tempo.
A Siracusa, città che ha visto nascere leggende e civiltà, esiste un luogo che sembra appartenere a un’altra dimensione. È la Chiesa di San Giovanni alle Catacombe, un sito dove storia, religione e silenzio si intrecciano in un equilibrio quasi perfetto.
Chi vi entra per la prima volta avverte subito la sensazione di trovarsi in uno spazio che non appartiene del tutto al presente. Qui, sotto le fondamenta della città moderna, si estende un mondo sotterraneo scavato nella pietra viva, un labirinto che racconta la nascita del cristianesimo in Sicilia.
Una chiesa che nasce dalla roccia
La chiesa, che si trova nella parte alta di Siracusa, è considerata una delle più antiche della città. Secondo la tradizione, fu edificata nel VI secolo sulle rovine di una precedente basilica paleocristiana. La sua struttura semplice e sobria, con colonne che sembrano crescere dalla pietra, racchiude secoli di storia.
Ma il vero cuore del luogo si trova sotto l’altare principale. Da una scala si accede alle catacombe, uno dei complessi sotterranei più estesi e meglio conservati d’Europa. Le gallerie, scavate nel tenero tufo siracusano, si estendono per chilometri e ospitano centinaia di tombe e loculi. Alcuni ancora conservano iscrizioni, simboli cristiani e affreschi che parlano di speranza e rinascita.
In queste cavità si respira l’anima di una fede nascente, vissuta in segreto e tramandata con coraggio. È qui che, secondo la tradizione, fu sepolto San Marciano, primo vescovo di Siracusa e uno dei padri del cristianesimo nell’isola.
Un silenzio che racconta
Visitare San Giovanni alle Catacombe non significa solo osservare, ma ascoltare. Ogni passo riecheggia tra le volte di pietra, ogni respiro sembra appartenere a un tempo lontano. Le guide raccontano che, nei giorni di pioggia, l’acqua che filtra dalla volta crea un suono regolare, simile a una preghiera.
Nel corso dei secoli, il complesso fu abbandonato, riscoperto, devastato dai terremoti e restaurato più volte. Oggi è di nuovo accessibile, e il contrasto tra la semplicità della chiesa superiore e la profondità misteriosa del mondo sotterraneo lascia chiunque senza parole.