Cerimonia di Commemorazione delle Vittime del Terremoto del 1908: Un Messaggio di Memoria dal Comune di Messina
Cerimonia emozionante a Messina per ricordare le vittime del terremoto del 1908. Un omaggio alla memoria e alla ricostruzione, guardando al futuro. 🕊️🌍✨
Messina commemora le vittime del terremoto del 1908: una cerimonia di memoria e speranza
Oggi, Messina ha fatto memoria della tragedia che colpì la città il 28 dicembre 1908. Si è svolta la Cerimonia ufficiale di Commemorazione alle Vittime del Terremoto, rivolta anche ai superstiti e agli orfani, in un evento che ha visto la partecipazione di autorità locali e civili presso Largo 28 Dicembre 1908, un luogo simbolo per la comunità.
Tra i partecipanti, il sindaco Federico Basile ha assunto un ruolo centrale, sottolineando l’importanza della memoria e del significato di questo anniversario. “Oggi, 28 dicembre 2025, ci ritroviamo qui […] per onorare chi non è più tornato,” ha dichiarato, facendo riferimento alla colonna votiva eretta nel 1958 in occasione del cinquantesimo anniversario del disastro.
La cerimonia ha compreso il deposito di una corona d’alloro e l’esposizione del Gonfalone della città, seguita da un solenne minuto di silenzio in onore delle vittime, curato dalla Brigata “Aosta”. “28 dicembre 1908. Ore 5.21. Un boato tremendo, assordante,” ha ricordato il sindaco, riportando alla mente i tragici eventi che devastarono la città.
In un momento di forte emozione, Basile ha evocato il pensiero di Giovanni Pascoli, che descrisse la potenza distruttrice del terremoto, evidenziando come “la bellezza e la grandezza” della città furono annientate in un batter d’occhio. Circa sessantamila furono le vittime di quella catastrofe, con migliaia di superstiti costretti a lasciare la città, lasciando dietro di sé anche molti orfani.
Nel suo intervento, il sindaco ha anche menzionato le conseguenze a lungo termine della tragedia, come l’incendio dell’anagrafe municipale che cancellò per sempre documenti e identità storiche. “Andarono in fumo alberi genealogici e legami famigliari,” ha aggiunto, riflettendo sull’impatto che quel giorno ha avuto sulla memoria collettiva della città.
Tuttavia, nonostante il dolore e la devastazione, la cerimonia ha anche celebrato la resilienza di Messina. “Da ogni parte del mondo accorsero volontari,” ha dichiarato Basile, ribadendo l’importanza della solidarietà e della generosità emerse in seguito alla catastrofe, che contribuirono alla ricostruzione della città.
La storia di Messina è segnata da cicli di distruzione e rinascita. Il sindaco ha citato le riflessioni del professor Francesco Mercadante, che invita a guardare sia alla desolazione del passato che alle opportunità di integrazione e ricostruzione. “Noi, pur nella consapevolezza che ‘la lotta dell’uomo contro il potere è la lotta della memoria contro l’oblio,’ non intendiamo lasciarci sopraffare dalla nostalgia,” ha affermato, lanciando un messaggio di determinazione per il futuro.
“Vogliamo riconsegnare Messina al suo domani, alla sua nobiltà,” ha concluso Basile, rinnovando l’impegno della città nel costruire un futuro che abbracci le sfide e le opportunità che essa presenta, trasformando la memoria in motore di rinascita.