Dove Palermo cambia volto: la frazione che custodisce curiosità fuori dal normale
Villagrazia, quartiere di Palermo, custodisce antiche ville nobiliari, una necropoli romana e il fascino intatto della periferia storica.
Tra campagna e città: l’anima doppia di Palermo
Ai margini meridionali di Palermo, dove la città incontra la campagna, sorge Villagrazia, una delle frazioni più antiche e affascinanti del capoluogo siciliano. La zona, oggi inglobata nel tessuto urbano, conserva ancora tracce di un passato in cui la nobiltà palermitana amava costruire qui le proprie dimore di villeggiatura, attratta dalla tranquillità del paesaggio e dalla fertilità della pianura.
Villagrazia era in origine una località di campagna con una forte vocazione agricola, ricca di agrumeti e vigneti. Col passare dei secoli, la sua posizione — lungo la via che collegava Palermo a Monreale e più oltre all’interno dell’isola — ne fece un punto strategico per commerci, pellegrinaggi e scambi. Oggi il quartiere mantiene un equilibrio particolare tra urbanizzazione e memoria rurale, rappresentando un ponte ideale tra la città e la sua antica campagna.
Il tesoro nascosto sotto terra
Ma Villagrazia di Palermo non è solo ville e giardini: nel suo sottosuolo si cela una delle testimonianze archeologiche più importanti della zona, la necropoli romana di Villagrazia. Scoperta nel XIX secolo, ha restituito centinaia di tombe e reperti che raccontano la presenza di un insediamento romano stabile nella pianura palermitana. Questi ritrovamenti hanno contribuito a delineare la storia del territorio, confermando l’esistenza di una fiorente comunità agricola già in epoca imperiale.
Accanto ai resti antichi sorgono ancora oggi eleganti ville nobiliari del Settecento e dell’Ottocento, come Villa Savonarola, Villa Tasca e Villa Sammarco, immerse in giardini rigogliosi che sembrano sfuggire al tempo. Queste architetture testimoniano l’amore delle famiglie aristocratiche per una Palermo agreste, raffinata e lontana dal caos cittadino.