Il fiume catanese che scomparve e lasciò dietro di sé un mistero tra le rocce di Militello

Militello in Val di Catania nasconde un canyon dimenticato: le Cascate dell’Oxena, tra basalti lavici, gole e un segreto naturale sorprendente.

08 dicembre 2025 21:00
Il fiume catanese che scomparve e lasciò dietro di sé un mistero tra le rocce di Militello - Foto: Davide Mauro/Wikipedia
Foto: Davide Mauro/Wikipedia
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Tra pietra lavica e silenzi millenari

Nel cuore dell’entroterra catanese, a pochi chilometri da Militello in Val di Catania, si nasconde uno dei luoghi più inattesi della provincia: le Cascate dell’Oxena.

Qui, tra i campi e le balze laviche, l’acqua ha scavato nel tempo un profondo canyon naturale, creando salti d’acqua e pozze che si alternano in una scenografia quasi primordiale. Le cascate, formate dal torrente Oxena, si trovano in un’area dove il paesaggio racconta l’incontro fra lava e calcare, un confine geologico che regala al visitatore colori e forme rare nella Sicilia orientale.

Nonostante la loro bellezza, queste cascate restano poco conosciute. La vegetazione rigogliosa e le gole strette le hanno rese per secoli difficili da raggiungere, ma proprio questo isolamento ha permesso di preservarne l’aspetto originario, con pareti scure, licheni e una successione di piccoli laghi naturali.

Chi arriva fin qui avverte un contrasto quasi irreale: sopra, la campagna assolata e ordinata; sotto, un mondo d’ombra, di umidità e di silenzio interrotto solo dallo scorrere dell’acqua.

Un paesaggio scolpito da acqua e fuoco

Le Cascate dell’Oxena sono un esempio concreto di come il territorio catanese sia modellato contemporaneamente dall’acqua e dal vulcano.

I basalti dell’Etna si alternano ai sedimenti più antichi, creando un sistema di gradini naturali che convogliano il corso d’acqua in una serie di salti di varia altezza. Questo fenomeno, osservabile in poche altre zone della Sicilia, testimonia la stratificazione vulcanica e l’azione erosiva costante del tempo.

La loro posizione, tra i confini di Militello in Val di Catania e Scordia, le rende parte di un paesaggio di straordinario equilibrio, dove il terreno nero e compatto si apre in fenditure profonde, dando vita a un microclima fresco anche d’estate.

Gli studiosi dell’area hanno individuato diverse forme di erosione fluviale e tracce di antiche colate, elementi che fanno delle cascate un laboratorio naturale a cielo aperto.

Oggi il sito è raggiungibile da sentieri campestri e percorsi non segnalati, ma proprio questa sua condizione di “luogo nascosto” contribuisce al fascino di un ambiente che conserva l’aspetto di un Eden intatto.

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