Il mistero sotterraneo che un giorno fece tremare Catania: nessuno immaginava cosa si nascondesse laggiù

A Giarre, un pozzo nascosto tra le mura di una chiesa cela una storia di re, prigionie e misteri irrisolti.

08 dicembre 2025 15:00
Il mistero sotterraneo che un giorno fece tremare Catania: nessuno immaginava cosa si nascondesse laggiù - Foto: Vallelerio/Wikipedia
Foto: Vallelerio/Wikipedia
Condividi

Un pozzo che non è solo pietra

Nel cuore di Giarre, all’interno della Chiesa di Sant’Agata, esiste un luogo che ha alimentato per secoli curiosità e timore: il cosiddetto Pozzo di Ruggero.

A prima vista è soltanto una cavità profonda, circondata da mura antiche e da un silenzio quasi sacro. Ma dietro quella struttura si nasconde una storia che intreccia sovrani, punizioni e simboli medievali.

Secondo la tradizione, il pozzo risalirebbe al tempo di Ruggero I d’Altavilla, il grande conte normanno che liberò la Sicilia dal dominio musulmano nell’XI secolo.
Si racconta che, durante la sua avanzata nella Val di Noto, Ruggero avrebbe ordinato la costruzione di questo pozzo d’acqua dolce come segno di prosperità e gratitudine per le vittorie ottenute. Tuttavia, altre versioni—più oscure—parlano di un uso ben diverso: un luogo di punizione o di sepoltura simbolica, dove venivano gettati i traditori del regno.

Il nome rimase, tramandato di generazione in generazione, fino a diventare un simbolo identitario per gli abitanti di Giarre, affascinati dal mistero che aleggia ancora oggi intorno a quella cavità.

Tra storia e leggenda

Gli studiosi che hanno analizzato la struttura sostengono che il pozzo potrebbe essere di origine bizantina o araba, successivamente inglobato nella chiesa normanna.
La pietra lavica e le tecniche costruttive sembrano infatti precedere l’epoca di Ruggero I, ma è plausibile che il conte lo abbia ristrutturato o riutilizzato, imprimendogli così il proprio nome nella memoria popolare.

All’interno della Chiesa di Sant’Agata, il pozzo è visibile attraverso una botola protetta da grata: un’apertura che lascia intravedere il fondo, da cui un tempo proveniva acqua sorgiva.
Il sito è oggi luogo di visita e di suggestione, meta di curiosi e appassionati di storia medievale che, pur sapendo di trovarsi davanti a un semplice manufatto idrico, percepiscono l’aura di mistero che lo circonda.

Il fascino del Pozzo di Ruggero deriva anche dal contesto in cui si trova: Giarre, città dal passato agricolo e marinaro, costruita su un suolo dove lava e acqua convivono in un equilibrio fragile e profondo.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Il Fatto di Sicilia