Il punto nascosto dove Palermo si apre al mare e il tempo scorre tra binari e memoria

La Stazione di Giachery, a Palermo, collega la città al porto e racconta un secolo di viaggi, commerci e trasformazioni urbane.

06 dicembre 2025 12:00
Il punto nascosto dove Palermo si apre al mare e il tempo scorre tra binari e memoria - Foto: Nenea hartia/Wikipedia
Foto: Nenea hartia/Wikipedia
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Un passaggio tra la città e il mare

Nel cuore della zona portuale di Palermo, lontano dai grandi flussi turistici, si trova la Stazione di Giachery, una delle fermate ferroviarie più caratteristiche del capoluogo siciliano. Inaugurata nel 1959, la stazione fu costruita per servire il quartiere omonimo, situato tra la parte occidentale della città e l’area portuale. Nata come scalo merci e poi riconvertita per il trasporto passeggeri, rappresenta un anello di congiunzione tra la Palermo industriale e quella marinara, dove il rumore dei treni si mescola al suono delle onde e alle sirene delle navi.

La Stazione di Giachery è parte integrante della rete ferroviaria urbana di Palermo e, nonostante le sue dimensioni contenute, ha avuto un ruolo importante nello sviluppo dei collegamenti cittadini. Collega infatti la zona costiera con i quartieri centrali e con la Stazione Notarbartolo, diventando un punto strategico nel sistema di mobilità urbana.

Architettura e funzione nel tempo

Dal punto di vista architettonico, la Stazione di Giachery riflette lo stile funzionale tipico del dopoguerra: linee semplici, materiali essenziali e spazi razionali. La struttura si distingue per la sua essenzialità, che rispecchia il periodo di ricostruzione e modernizzazione della città. Negli anni, l’edificio ha mantenuto la sua identità originaria, adattandosi alle nuove esigenze di trasporto e ospitando anche interventi di restauro e ammodernamento.

Oggi, la stazione rappresenta non solo un punto di passaggio, ma anche un luogo simbolico del rapporto tra Palermo e il suo mare. Lì dove un tempo si caricavano merci e carbone, oggi transitano pendolari, turisti e studenti, in un continuo scorrere di vite che si intrecciano tra binari e banchine.

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