La chiesa dimenticata che custodisce uno dei tesori barocchi più rari di Palermo

La Chiesa di Santa Venera a Palermo, capolavoro barocco poco conosciuto, racchiude opere d’arte e la memoria di un culto antico.

07 dicembre 2025 12:00
La chiesa dimenticata che custodisce uno dei tesori barocchi più rari di Palermo - Foto: Stendhal55/Wikipedia
Foto: Stendhal55/Wikipedia
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Un gioiello barocco che il tempo ha nascosto

Nel cuore del centro storico di Palermo, tra le pieghe di strade dove il passato sembra ancora respirare, si erge la Chiesa di Santa Venera, un edificio che rappresenta una delle espressioni più eleganti e meno note del barocco siciliano. La sua costruzione risale al XVII secolo, epoca in cui l’arte e la religione si fondevano in un linguaggio estetico fatto di luce, movimento e simbolismo.

Dedicata a Santa Venera, patrona della città di Acireale e venerata anche a Palermo, la chiesa sorge accanto all’antico complesso monastico delle benedettine. Nel corso dei secoli ha subito restauri e rimaneggiamenti, ma ha mantenuto intatto il suo fascino spirituale e architettonico, rappresentando una pagina importante della devozione palermitana.

Architettura e arte tra devozione e bellezza

L’interno della Chiesa di Santa Venera è un piccolo scrigno d’arte: l’altare maggiore è un trionfo di marmi policromi e decorazioni barocche, mentre le tele e gli affreschi che adornano le cappelle laterali raccontano episodi della vita della santa. Ogni dettaglio, dalle colonne tortili ai giochi di luce che attraversano la navata, parla di una Palermo che seppe trasformare la fede in arte scenografica.

L’edificio è un raro esempio di come il barocco palermitano seppe raggiungere un equilibrio tra grandiosità e intimità. Anche le sue proporzioni contenute contribuiscono a creare un’atmosfera raccolta, dove la devozione diventa esperienza estetica e silenziosa contemplazione.

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