L'assurda miniera girgente dimenticata che ha segnato un secolo di fatica e speranza

La Solfara Lucia di Caltanissetta: la miniera che racconta la fatica, la speranza e la dignità dei minatori siciliani del Novecento.

28 dicembre 2025 18:00
L'assurda miniera girgente dimenticata che ha segnato un secolo di fatica e speranza - Foto: Sconosciuto/Wikipedia
Foto: Sconosciuto/Wikipedia
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A pochi chilometri da Agrigento, in una campagna bruciata dal sole e segnata da colline d’argilla, si nasconde un luogo che per decenni è stato il cuore pulsante di un’intera comunità: la Solfara Lucia. Oggi è silenziosa, avvolta da un’atmosfera sospesa, ma un tempo risuonava del rumore dei carrelli, del respiro pesante dei minatori, delle voci che si perdevano nei cunicoli. È qui che la Sicilia più autentica ha vissuto una delle sue pagine più dure e, allo stesso tempo, più vere.

Un mondo sotterraneo

La Solfara Lucia nacque nella seconda metà dell’Ottocento, quando le miniere di zolfo siciliane erano considerate tra le più importanti d’Europa. L’attività estrattiva segnò profondamente il territorio e la vita di migliaia di famiglie nissene. Nei tunnel, scavati a mano con picconi e pale, lavoravano uomini, ragazzi e persino bambini, che trasportavano a spalla sacchi pieni di minerale lungo le gallerie ripide e soffocanti.
Era un mondo dove la fatica quotidiana si mescolava alla rassegnazione, ma anche all’orgoglio di chi, con quel lavoro, sosteneva intere generazioni. L’odore acre dello zolfo, le mani annerite e la luce fioca delle lampade a olio sono immagini che ancora oggi raccontano la dignità di quella gente semplice, abituata a vivere sottoterra per portare alla luce il proprio pane.

Il declino e la memoria

Con l’avvento della modernità e la crisi del settore minerario, la Solfara Lucia chiuse definitivamente. Da allora il sito è rimasto abbandonato, ma non dimenticato. Le strutture in pietra, i binari arrugginiti e i resti dei macchinari continuano a raccontare, in silenzio, un’epoca che ha segnato la storia economica e sociale della Sicilia interna.
Negli ultimi anni, associazioni e studiosi locali hanno proposto di trasformare la zona in un parco della memoria, per ricordare i lavoratori e valorizzare un patrimonio che appartiene non solo a Caltanissetta, ma a tutta l’isola.

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