Un monastero imperiale nel cuore della Sicilia orientale: lo trovi a Messina ma non l'hai mai visto

Sulle colline di Messina, la chiesa di Santa Maria di Mili svela 900 anni di storia tra Bizantini, Normanni e antiche leggende.

08 dicembre 2025 18:00
Un monastero imperiale nel cuore della Sicilia orientale: lo trovi a Messina ma non l'hai mai visto - Foto: Sim102/Wikipedia
Foto: Sim102/Wikipedia
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A pochi chilometri da Messina, immersa tra le colline di Mili San Pietro, si nasconde una costruzione che sembra appartenere a un’altra epoca. È la Chiesa di Santa Maria di Mili, uno degli edifici più antichi e misteriosi della Sicilia, un monumento che ha attraversato oltre nove secoli di storia portando con sé le tracce di imperatori, monaci e terremoti. Chi la osserva oggi percepisce immediatamente la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di irripetibile, un frammento di Medioevo miracolosamente sopravvissuto.

Un monastero imperiale nel cuore della Sicilia orientale

La chiesa risale all’epoca normanna, intorno alla metà dell’XI secolo, e rappresenta uno dei rari esempi di architettura basiliana-bizantina dell’isola. Fu costruita come centro spirituale e difensivo del Monastero di Santa Maria di Mili, fondato nel 1092 per volontà di Ruggero I d’Altavilla, il “Gran Conte” che conquistò la Sicilia agli Arabi.
L’edificio presenta una pianta a croce greca, con una grande cupola centrale e absidi semicircolari che riflettono l’influenza bizantina. Le pietre chiare e i mattoni rossi disegnano un contrasto che la luce del mattino rende quasi mistico. Le decorazioni, essenziali ma armoniose, rivelano la perfetta fusione di stile greco, latino e islamico, segno di una Sicilia che già allora era un crocevia di civiltà.

Tra oblio, rovine e rinascita

Nel corso dei secoli, il monastero subì ampliamenti, abbandoni e restauri. Distrutta in parte dal terremoto del 1783 e colpita da quello del 1908, la chiesa sembrò destinata al crollo definitivo. Ma la sua importanza storica spinse studiosi e volontari a salvarla: grazie ai lavori di restauro iniziati nel Novecento, oggi Santa Maria di Mili è tornata visibile e accessibile, testimone silenziosa di un millennio di storia religiosa.
Ogni pietra conserva i segni del tempo e delle dominazioni: i Bizantini, i Normanni, gli Svevi, tutti hanno lasciato un’impronta, rendendo questo edificio un libro di storia inciso nella roccia.

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