Operazione "La Croix": 33 arresti di persone insospettabili | Scopri chi si nasconde dietro il muro dell'anonimato!

Operazione "La Croix": la Polizia Postale colpisce la pedopornografia online in tutta Italia. 33 perquisizioni e arresti di soggetti di diverse età e professioni. 🚨🕵️‍♂️📱

A cura di Redazione
13 ottobre 2024 11:28
Operazione "La Croix": 33 arresti di persone insospettabili | Scopri chi si nasconde dietro il muro dell'anonimato!
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Torino: Operazione "La Croix" della Polizia di Stato, 3 Arrestati e 29 Denunciati per Pedopornografia Online

Torino, 13 ottobre 2024 – In un’importante operazione di polizia, la Polizia di Stato ha avviato oggi una vasta serie di perquisizioni in tutta Italia, coordinata dal Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. L’operazione, denominata "La Croix", si inquadra nel contrasto alla pedopornografia online e ha portato a 3 arresti e 29 denunce a piede libero.

Dopo oltre sei mesi di indagini condotte dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino, gli agenti hanno lavorato in modalità sotto copertura, collaborando attivamente con la Procura della Repubblica di Torino. L’indagine si è concentrata sull’attività di un utente che si dedicava al procacciamento di materiale pedopornografico, cercando di costruirsi un’immagine di "giustiziere" attraverso la pubblicazione di informazioni sui gruppi ristetti.

Elementi chiave dell’operazione comprendono il monitoraggio di utenti la cui attività illecita si manifestava in scambi di materiale pedopornografico, caratterizzati da un linguaggio nascosto e da tecniche di anonimato. Questi soggetti, di diverse età e professioni, dimostrano come la questione della pedopornografia online non conosca barriere sociali o geografiche. Tra gli arrestati si segnalano un appartenente alle forze dell’ordine e un prelato.

L’indagine ha messo in luce un preoccupante avvicinamento delle nuove generazioni alla pornografia infantile, incentivato dall’uso di piattaforme peer-to-peer. Questo fenomeno ha spinto la Polizia Postale a intensificare gli sforzi di prevenzione contro le dipendenze dall’uso dello smartphone e la facilità di accesso a contenuti di natura oscura.

Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati vari dispositivi elettronici, tra cui telefonini, tablet, computer e hard disk, sui quali sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di materiale illecito. Tuttavia, si precisa che i soggetti coinvolti devono considerarsi non colpevoli fino a sentenza definitiva.

Questa operazione rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la pedopornografia, ma evidenzia anche la necessità di una maggiore consapevolezza e prevenzione a favore delle giovani generazioni, sempre più esposte ai rischi della rete. La Polizia di Stato continua a lavorare intensamente per garantire la sicurezza dei minori e contrastare ogni forma di sfruttamento online.

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