Ritardo e rischio aereo: cosa è successo realmente durante il viaggio di rientro da Lampedusa | Gli studenti romani vi raccontano un’avventura inaspettata!
Un'avventura imprevista per gli studenti romani a Lampedusa: tra ritardi e imprevisti, il viaggio diventa una storia da raccontare! ✈️🌊✨
Ritorno con ‘avventura’ per gli studenti romani da Lampedusa
CATANIA – Un imprevisto avventura ha caratterizzato il ritorno a casa degli studenti romani dell’istituto Poggiali Spizzichino, che martedì si trovavano a Lampedusa per commemorare i 368 migranti deceduti nel naufragio del 3 ottobre 2013. Il rientro era inizialmente previsto per ieri sera, ma una serie di eventi inaspettati ha stravolto i piani.
Il gruppo di ragazzi e ragazze – accompagnato dall’assessora alla Scuola di Roma Capitale, Claudia Pratelli – doveva imbarcarsi su un volo diretto a Catania per poi proseguire verso Roma. Un ritardo di quindici minuti, causato da “problemi a un portellone”, ha fatto presagire complicazioni, ma le sorprese erano appena iniziate. Dopo soli venti minuti di volo, un annuncio dello steward ha avvisato i passeggeri sulla necessità di tornare indietro a causa di un “problema tecnico”.
In aeroporto, mentre alcuni ragazzi continuavano a dormire, altri manifestavano segni di preoccupazione. La notizia di un possibile guasto al motore o di una perdita di carburante ha creato una certa apprensione, ma fortunatamente l’aereo è atterrato in sicurezza.
La situazione si è complicata ulteriormente a causa della necessità di passare la notte a Lampedusa. Con il volo riprogrammato per le 22.15, la coincidenza con Catania era ormai sfumata. A complicare le cose, la città ospitava la Coppa Coni, causando il tutto esaurito negli hotel. Dopo una frenetica ricerca e diverse telefonate, il gruppo ha trovato rifugio a Roccalumera, a circa 80 chilometri da Catania, grazie all’intervento tempestivo dell’assessora Pratelli e del dipartimento scolastico.
Dopo una notte di riposo, i ragazzi hanno potuto visitare Messina il giorno seguente, prima di riprendere il viaggio verso Roma. “Un po’ di paura e con un po’ di stanchezza, siamo però riusciti a dormire e a riorganizzare il nostro ritorno a Roma,” ha dichiarato Pratelli, elogiando la maturità dei ragazzi e la straordinaria gestione della situazione da parte delle docenti accompagnatrici.
Mentre tornano nella Capitale, gli studenti possono vantare non solo il ricordo di un importante evento commemorativo, ma anche un’avventura in più da raccontare. La resilienza dimostrata nella gestione di questa esperienza rimarrà impressa nella loro memoria.