Rituale dopo 21 anni | Perché l’olio sulla tomba di San Francesco unisce più che mai la Sicilia alla sua storia?

Ritorna l'offerta dell'olio per la lampada sulla tomba di San Francesco, un gesto di fede e solidarietà che rappresenta la bellezza della Sicilia 🌍✨.

A cura di Redazione
04 ottobre 2024 16:00
Rituale dopo 21 anni | Perché l’olio sulla tomba di San Francesco unisce più che mai la Sicilia alla sua storia?
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Sicilia protagonista ad Assisi: un omaggio ai valori francescani nel nome di Biagio Conte

Assisi, 4 ottobre 2024 – La Sicilia torna a offrire l’olio per alimentare la lampada sulla tomba di San Francesco, ripetendo un rito che mancava da 21 anni. Questo gesto, come sottolineato dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, rappresenta un forte legame con il patrono d’Italia e un rinnovato impegno verso i valori che il Santo ha incarnato nel corso della sua vita. “Questo gesto simbolico non è solo un atto di devozione, ma anche un impegno concreto verso la povertà, la pace, l’amore per il prossimo e per il creato”, ha dichiarato Schifani dal Loggiato del Sacro Convento, di fronte a duemila sindaci e cinquemila pellegrini provenienti da tutta Italia.

Durante la sua toccante allocuzione, Schifani ha voluto ricordare la figura di Biagio Conte, un uomo che ha fatto dei valori francescani il suo motto di vita. “Fratel Biagio, con la sua instancabile dedizione ai poveri e agli emarginati, è stato un testimone vivente dei valori di carità e servizio di san Francesco,” ha affermato. Conte, noto per il suo impegno umanitario, ha intrapreso un pellegrinaggio a piedi verso Assisi nel 1991, un evento che ha segnato il cambiamento della sua vita verso una missione di soccorso.

Le parole del presidente hanno toccato anche la memoria personale di incontri con Biagio Conte, culminando in un momento particolarmente emotivo: “L’ultima occasione, poche ore prima della sua morte, rimarrà sempre impressa nella mia memoria… ‘Mi raccomando, presidente, non ti dimenticare degli ultimi’”. Queste parole, cariche di significato, evidenziano il profondo legame tra il messaggio di Francesco e l’azione concreta di solidarietà quotidiana promossa dalla Missione di Speranza e Carità, fondata dallo stesso Conte.

Nel suo invito a riflettere sull’attualità del messaggio francescano, Schifani ha affermato che “la vera ricchezza sta nell’amore, nel perdono e nell’accoglienza.” L’olio offerto oggi, simbolo di pace, giustizia sociale e cura per il creato, è frutto della generosità della Sicilia e rappresenta un faro di speranza per i più fragili e vulnerabili. “Come la lampada che arde sulla tomba di San Francesco, dobbiamo fare in modo che la luce della fraternità continui a illuminare le nostre azioni,” ha aggiunto.

Le celebrazioni sono proseguite con un corteo dalla città di Assisi fino alla Basilica di San Francesco, preceduto da circa mille studenti e allietato dalla sfilata di un gruppo folkloristico, testimoniando l’impegno di Agrigento come capitale italiana della cultura 2025. Durante la solenne concelebrazione eucaristica, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha acceso la lampada votiva a rappresentanza dei Comuni d’Italia.

La Regione Siciliana ha anche finanziato il restauro di un pregiato dipinto del XVIII secolo, custodito nella Basilica, sottolineando l’importanza della cultura e della tradizione ricche di significato.

Questa giornata ad Assisi, dunque, non è stata solo un ricordo di San Francesco, ma un potente richiamo alla volontà di continuare il suo messaggio nell’impegno quotidiano per gli ultimi e le fasce più vulnerabili della società. “Che la luce di pace e solidarietà continui a illuminare il nostro cammino,” ha concluso Schifani, esprimendo la ferma intenzione del suo governo di sostenere in modo concreto i più fragili.

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