Siti archeologici sommersi in Sicilia | È ora possibile per i subacquei non vedenti esplorare il passato!

Siti archeologici sommersi in Sicilia diventano accessibili ai subacquei non vedenti! Un nuovo progetto per una fruizione inclusiva e affascinante 🌊🔍✨

A cura di Redazione
13 novembre 2024 02:23
Siti archeologici sommersi in Sicilia | È ora possibile per i subacquei non vedenti esplorare il passato!
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Accesso ai siti archeologici subacquei per i subacquei non vedenti: un passo avanti in Sicilia

La Sicilia si prepara a diventare un faro di inclusivitĂ  nel mondo dell’archeologia subacquea. Grazie a un innovativo accordo siglato tra la Soprintendenza del Mare e l’associazione Albatros Progetto Paolo Pinto, i siti archeologici sommersi dell’isola saranno finalmente accessibili anche ai subacquei non vedenti. Il progetto, che avrĂ  una durata di tre anni, punta a creare un’accessibilitĂ  completa e indipendente per tutti gli appassionati di immersioni.

ÂŤL’adeguamento degli itinerari archeologici subacquei anche per le persone con disabilitĂ  visiva è una delle nostre prioritĂ Âť, afferma Francesco Paolo Scarpinato, assessore regionale ai Beni culturali. Questo annuncio segna un importante passo verso l’inclusione nel turismo culturale. Scarpinato sottolinea inoltre che è in cantiere un progetto per formare istruttori e guide nei centri di immersione siciliani, al fine di favorire questo particolare settore turistico, garantendo un’esperienza arricchente e sicura per tutti.

L’associazione Albatros Progetto Paolo Pinto, con oltre vent’anni di esperienza nel settore, ha sviluppato un metodo didattico innovativo chiamato Asbi, che si basa su un accesso autonomo e consapevole all’ambiente marino. Manrico Volpi, trainer dell’associazione, evidenzia come il metodo preveda l’uso di sussidi e supporti, tra cui un riconoscitore che consente di identificare 114 specie di fauna marina e diversi reperti archeologici. Questa iniziativa non solo garantirĂ  l’accessibilitĂ , ma arricchirĂ  l’esperienza di immersione attraverso la conoscenza del patrimonio storico che giace nei fondali siciliani.

Ferdinando Maurici, Soprintendente del Mare, ha dichiarato: ÂŤSarĂ  l’occasione per standardizzare alcune procedure giĂ  sperimentate in altre regioniÂť. Questo progetto rappresenta un’opportunitĂ  per apprendere dalle esperienze di successo giĂ  vissute in Puglia e nel Lago di Bolsena, portando in Sicilia pratiche consolidate che favoriranno un’interazione significativa con il patrimonio culturale subaqueo.

In un’ottica di miglioramento continuo, è prevista anche la realizzazione di modelli in 3D dei siti sommersi, che serviranno come strumento didattico durante i briefing pre-immersione. Questa iniziativa permetterà ai subacquei non vedenti di toccare con mano i reperti archeologici, creando una connessione diretta con la storia e la cultura del territorio.

Con questo progetto, la Sicilia si prepara a offrire un’esperienza senza precedenti nel panorama del turismo archeologico, dimostrando che l’inclusione e la valorizzazione del patrimonio culturale possono e devono andare di pari passo.

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