Massaggiatore accusato di violenza sessuale | La shocking veritĂ che la Polizia sta svelando
Arrestato un 65enne per violenza sessuale in palestra. La giovane ha trovato il coraggio di denunciare. Scopri la storia e unisciti alla lotta! 💪🚨
Arrestato titolare di palestra a Sant’Agata di Militello per violenza sessuale
Nelle prime ore della mattina di oggi, 12 dicembre 2024, la Polizia di Stato di Sant’Agata di Militello ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari (GIP) di Patti, dott. Eugenio Aliquo. L’indagato, un 65enne titolare di una palestra locale, è accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti di una giovane donna di 21 anni, frequentatrice della sua struttura.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso novembre, quando la giovane, dopo aver subito presunti abusi, ha deciso di presentare denuncia presso il Commissariato di Polizia. Secondo quanto riportato nella denuncia, l’uomo avrebbe abusato della sua posizione di fiducia, praticando massaggi in modo del tutto inappropriato.
Il racconto della vittima è inquietante. Dopo aver accusato un dolore al braccio, la giovane si è rivolta all’indagato per un trattamento, ma si è ritrovata in una situazione del tutto inaspettata. Durante un incontro nella sala massaggi, l’uomo ha chiuso la porta a chiave e, approfittando dell’inesperienza della ragazza, ha eseguito ripetuti palpeggiamenti nelle sue parti intime, senza alcun consenso.
Proseguendo le indagini, gli agenti hanno raccolto prove significative. La vittima è riuscita a registrare una conversazione con l’indagato, durante la quale questi ha ammesso di non aver fornito spiegazioni sul tipo di massaggio praticato e ha riconosciuto di essersi comportato “poco professionalmente”. Questi elementi hanno fornito ulteriore sostegno alla credibilità delle accuse.
In aggiunta alla violenza sessuale, l’indagato è stato anche accusato di esercizio abusivo della professione di massaggiatore fisioterapista, poiché non possedeva i requisiti per svolgere tale attività . Richiedeva infatti una tariffa di 20 euro per le prestazioni che, in realtà , non erano né giustificate né legittime.
In seguito a un’attenta valutazione delle prove raccolte, il GIP ha disposto gli arresti domiciliari con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Si sottolinea che l’inchiesta è ancora in fase preliminare e che l’indagato gode della presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
La Polizia di Stato ha deciso di rendere noto questo comunicato per sensibilizzare la comunitĂ su queste gravi fattispecie di reato. Si invita la cittadinanza a collaborare attivamente, denunciando eventuali abusi e situazioni simili.
La lotta contro la violenza e l’abuso di potere continua, e questo caso rappresenta un importante passo in avanti nella tutela delle vittime e nella salvaguardia dei diritti civili nella comunitĂ di Sant’Agata di Militello.