Operaio sfruttato, ferito e abbandonato: ricoverato al Cannizzaro
L’esempio più becero dello sfruttamento lavorativo: prima utilizzato fino allo sfinimento senza alcuna protezione, poi abbandonato a seguito di un ferimento
Un operaio magrebino irregolare è stato abbandonato per strada sull'isola di Panarea, lontano dal luogo di lavoro, dopo essere caduto da un muletto. Il grave incidente è avvenuto il 21 dicembre 2023. L'uomo è stato soccorso e trasferito all'ospedale Cannizzaro di Catania, dove è stato ricoverato a causa delle gravi ferite riportate.
L’inchiesta e i provvedimenti
L'episodio è stato ricostruito dai carabinieri del NIL di Messina e della compagnia di Milazzo. Le indagini hanno portato all'emissione di un’ordinanza di custodia cautelare per il datore di lavoro, accusato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L’uomo è stato sottoposto al divieto di dimora. Su richiesta del procuratore di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Verzera, il giudice per le indagini preliminari ha inoltre disposto il sequestro preventivo di container utilizzati come alloggi per i lavoratori e di due mezzi impiegati nell’attività.
Sfruttamento e condizioni di lavoro
Dalle indagini è emerso che il datore di lavoro avrebbe sfruttato almeno sette lavoratori marocchini irregolari, approfittando del loro stato di bisogno. I dipendenti erano impiegati in condizioni precarie e in violazione delle normative su orari, riposi, ferie e sicurezza. Venivano alloggiati in strutture degradanti e retribuiti con compensi tra i 5,70 e i 7 euro per almeno 10 ore di lavoro al giorno, sette giorni su sette.
Le minacce e il caporalato
Secondo l’accusa, il datore di lavoro avrebbe anche esercitato pressioni sui dipendenti, minacciandoli di non pagarli qualora non avessero sottoscritto dimissioni volontarie. Il caso mette in evidenza una rete di caporalato e sfruttamento che si serve di manodopera irregolare, violando diritti fondamentali e norme di sicurezza.