Regione Siciliana | La nuova direttiva che cambia le regole del gioco nell'edilizia: Sei pronto a scoprire cosa cambia davvero?

La Regione Siciliana snellisce le procedure per interventi in aree a rischio

La Regione Siciliana ha annunciato una significativa novità per il settore edilizio: è stata emanata una direttiva applicativa che mira a snellire le procedure e ridurre i tempi burocratici per la realizzazione di lavori in aree soggette a rischi geomorfologici e idraulici. Queste nuove disposizioni, già pubblicate in Gazzetta Ufficiale, promettono di facilitare lo svolgimento dei progetti edilizi, con ricadute positive per l’intero comparto.

Con l’aggiornamento delle normative riferite al Piano per l’Assetto Idrogeologico (Pai), le aree classificate a bassa pericolosità consentiranno interventi di manutenzione straordinaria senza la necessità di presentare un’istanza di compatibilità idrogeologica all’Autorità di bacino. Fino ad oggi, tale procedura era obbligatoria, ma ora sarà sufficiente che gli interventi siano conforme alle indicazioni del piano regolatore comunale.

Nei casi in cui le aree presentino pericolosità geomorfologica e idraulica elevata o molto elevata, e per i “siti di attenzione,” l’obbligo di presentazione dell’istanza verrà meno per opere minori, sempre a condizione che non aggravino il rischio già esistente. Questa semplificazione rappresenta un passo importante verso la valorizzazione e la sicurezza del patrimonio edilizio siciliano.

Ogni proposta dovrà comunque essere accompagnata da un’asseverazione rilasciata da un tecnico competente, che attesti la conformità dell’intervento alle nuove norme. Rimangono invariati, tuttavia, i divieti di nuove costruzioni nelle aree ad elevato rischio idrogeologico. Tali divieti saranno ulteriormente intensificati attraverso una costante revisione del Pai, ogni qual volta si verifichino eventi di dissesto.

Con questa iniziativa, la Regione si pone l’obiettivo di rendere più fluido l’accesso ai lavori edili, promuovendo la sicurezza e la sostenibilità nel territorio siciliano. Un cambiamento che potrebbe stimolare l’economia locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini.