Vedono straniera e non resistono: cugini stuprano turista in b&b

Venuta in città per stare vicino al fidanzato in ospedale, la turista è stata invece assalita da due “bravi ragazzi”: i nomi dei due cugini difesi dalle famiglie

A cura di redazionemd
05 dicembre 2024 20:11
Vedono straniera e non resistono: cugini stuprano turista in b&b
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Una turista canadese di 37 anni ha denunciato di essere stata violentata da due cugini palermitani in un B&B di via Marinuzzi, vicino alla Stazione Centrale, il 2 novembre dell’anno scorso. La donna sostiene di essersi resa conto del presunto stupro solo al risveglio, trovando la stanza in disordine, un bicchiere rotto e preservativi usati in un cestino. Gli imputati, Agostino e Giuseppe Romano, negano le accuse, affermando che il rapporto sarebbe stato consenziente.

L'accusa della donna: "Mi sono fidata, poi il vuoto"

La turista ha dichiarato che era a Palermo per assistere il fidanzato ricoverato al Policlinico dopo un incidente. Qui avrebbe conosciuto Agostino Romano, descritto come gentile e disponibile, al punto da decidere di passare la serata con lui e suo cugino Giuseppe. I tre avrebbero bevuto insieme nel B&B, e la donna ha ricordato di essersi divertita, fino a quando avrebbe iniziato a sentirsi confusa.

Secondo il suo racconto, l’ultimo ricordo chiaro sarebbe stato un tentativo di Agostino di baciarla, rifiutato con un sorriso. Poi, il blackout. Al risveglio, avrebbe notato segni sospetti e, spaventata, avrebbe chiamato il fidanzato, che le ha suggerito di contattare la polizia.

La difesa: "Rapporto consenziente"

I referti medici avrebbero evidenziato graffi ed ematomi sul corpo della donna, ma non segni inequivocabili di violenza sessuale. Gli imputati hanno ammesso di aver avuto rapporti con la donna, sostenendo però che fossero consensuali. Nelle intercettazioni, Agostino Romano ha dichiarato: “L’unico errore è stato nei confronti di mia moglie”. Il cugino Giuseppe ha aggiunto: “Non c’è stata alcuna violenza”.

Il processo: rito abbreviato per i due imputati

La Procura ha richiesto il giudizio immediato, ritenendo solide le prove raccolte, e i due imputati hanno scelto il rito abbreviato. La prima udienza si terrà nei prossimi giorni.

Un caso controverso

Il racconto della donna e la difesa degli imputati offrono versioni opposte della serata, lasciando aperti molti interrogativi. Tra le prove al vaglio, le testimonianze, le intercettazioni e i referti medici saranno centrali per stabilire la verità su quanto accaduto in via Marinuzzi.

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