Aggressione shock a Catania | I medici in prima linea tra rischi e paure

Il pediatra Piero Pavone denuncia la crescente violenza contro i medici dopo l'aggressione subita al Policlinico di Catania: "Da eroi a carne da macello"

A cura di Simona Lo Certo
08 gennaio 2025 08:48
Aggressione shock a Catania | I medici in prima linea tra rischi e paure
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Negli ultimi anni, il rispetto e la considerazione per la professione medica hanno subito un'involuzione drammatica. "Non capisco come si possa passare da essere considerati angeli in corsia fino a 3 anni fa, fino a diventare carne da macello", afferma amaramente il dottor Piero Pavone, pediatra e professore universitario del Policlinico di Catania. Le sue parole descrivono un cambiamento culturale preoccupante, che sta mettendo a rischio la sicurezza dei medici in tutta Italia. Il recente episodio di violenza al Policlinico di Catania, dove Pavone e il suo collega Pier Luigi Smilari sono stati aggrediti, rappresenta solo l'ultimo tassello di una scia di attacchi che sembra non volersi arrestare.

Un'aggressione che lascia il segno: ferite fisiche e morali

L'aggressione subita dai due pediatri, avvenuta all'esterno dell'ospedale, ha avuto conseguenze gravi: "Il collega ha commozioni cerebrali e un trauma facciale", racconta Pavone, visibilmente scosso. "Speravo di finire sui giornali per qualche scoperta scientifica e invece ci sono finito per aver subito una aggressione". Questo episodio riflette un malessere più ampio che colpisce non solo i medici, ma l'intero sistema sanitario. Pavone sottolinea come la perdita di umanità stia alimentando tensioni pericolose, trasformando il rapporto tra medici e pazienti in un terreno fertile per incomprensioni e conflitti.

La denuncia di Pavone: serve più sicurezza e pene severe

L’appello del dottor Pavone è chiaro: "Se passa il messaggio che comunque a chi fa cose simili non succede nulla, questa scia di violenza non finirà mai". La necessità di pene più severe è una delle priorità indicate dal pediatra per arginare questi episodi, che non rappresentano solo un problema di sicurezza ma anche un pericoloso segnale sociale. "Siamo passati dai giorni in cui i medici venivano definiti eroi, a quelli in cui veniamo considerati nemici", dichiara Pavone. La vicenda del Policlinico di Catania è un richiamo alla necessità di un cambiamento culturale e legislativo urgente, per restituire dignità e protezione a una professione che dovrebbe essere sinonimo di cura e speranza.


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