Il Tesoro dei Beati Paoli | La setta che non conosci che ha terrorizzato Palermo per secoli
Scopri i segreti dei Beati Paoli, la setta segreta che ha operato nell'ombra a Palermo, tra leggende, misteri e tesori nascosti.
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Palermo, città di sole e mare, nasconde un lato oscuro fatto di misteri e leggende. Tra queste, spicca quella dei Beati Paoli, una setta segreta che avrebbe operato nell'ombra per secoli, dispensando una giustizia sommaria che ancora oggi affascina e inquieta.
Le origini oscure dei Beati Paoli
Le prime testimonianze scritte sull'esistenza della setta risalgono all'inizio del XVIII secolo. Secondo alcune fonti, i Beati Paoli potrebbero derivare da un'associazione segreta precedente, i "Vendicosi", attiva già nel XII secolo e composta da cittadini di bassa estrazione sociale che si ergevano a difensori del popolo contro gli abusi della nobiltà.
L'etimologia del nome "Beati Paoli" è incerta. Una delle ipotesi più accreditate suggerisce che derivi dalla devozione a San Francesco di Paola e dal fatto che i membri della setta si aggirassero per la città e le chiese di Palermo vestiti con abiti simili a quelli dei monaci. Di notte, però, questi uomini si muovevano con il volto coperto da un cappuccio nero.
I luoghi segreti delle riunioni
Secondo il marchese di Villabianca, i Beati Paoli si riunivano nei vicoli sotterranei della città dopo mezzanotte, alla luce delle candele e incappucciati di nero. Questo luogo di incontro fungeva da tribunale dove i membri della setta decidevano sulla vita o la morte dei loro rivali. La rete di strade sotterranee e grotte in cui si riunivano apparteneva a un'antica necropoli punica, situata sotto il mercato del Capo a Palermo.
Questa rete di tunnel si estendeva tra la Chiesa di Santa Maria di Gesù (nota come Chiesa di Santa Maruzza dei Canceddi) e la Grotta del Vicolo degli Orfani. Santa Maruzza, situata nell'attuale Piazza dei Beati Paoli, possiede una cripta sotterranea che si pensa fosse un ingresso alternativo al tribunale della setta. All'interno della cripta, un passaggio segreto conduceva direttamente alla sala delle riunioni.
Il tesoro nascosto: realtà o mito?
Una delle leggende più affascinanti legate ai Beati Paoli riguarda un tesoro nascosto. Si narra che la setta custodisse ricchezze immense, frutto delle loro attività segrete. Alcuni credono che tali tesori siano ancora celati nei sotterranei di Palermo, in attesa di essere scoperti. Tuttavia, non esistono prove concrete dell'esistenza di questo tesoro, alimentando così il mito e il mistero che avvolgono i Beati Paoli.
I Beati Paoli nella cultura popolare
La figura dei Beati Paoli ha ispirato numerose opere letterarie, la più celebre delle quali è il romanzo "I Beati Paoli" di Luigi Natoli, pubblicato a puntate sul "Giornale di Sicilia" tra il 1909 e il 1910. Il romanzo mescola finzione e realtà, presentando personaggi storici e ricostruendo nei dettagli la società palermitana dell'epoca.
Nel tempo, i Beati Paoli sono stati associati anche alla mafia siciliana. Dopo l'uccisione del tenente di polizia di New York, Joe Petrosino, a Palermo nel 1909, emerse che i membri della mafia avevano iniziato a riunirsi in segreto proprio negli stessi luoghi in cui, secondo la tradizione, si riunivano secoli prima i Beati Paoli.
Curiosità: un tesoro ritrovato?
Recentemente, sono stati scoperti tesori nascosti nella "Chiesa dei Beati Paoli" a Palermo. Questi ritrovamenti hanno riacceso l'interesse per la setta e le sue leggende, alimentando ulteriormente il fascino e il mistero che circondano i Beati Paoli.