Colpo alla mafia | Sigilli al patrimonio del clan Giuliano

La Dia sequestra beni per un milione di euro a Giuseppe Vizzini, figura di spicco del clan Giuliano. Ecco i dettagli dell’operazione

13 febbraio 2025 09:04
Colpo alla mafia | Sigilli al patrimonio del clan Giuliano -
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Un'operazione strategica contro il crimine organizzato

 La Direzione Investigativa Antimafia (Dia) ha messo a segno un’importante operazione mirata a contrastare le infiltrazioni mafiose nell’economia legale. Il provvedimento, eseguito dal centro operativo della Dia di Catania, ha portato al sequestro di beni riconducibili a Giuseppe Vizzini, classe 1964, figura di spicco del clan Giuliano. L’azione repressiva è stata resa possibile dall’accoglimento, da parte della sezione misure di prevenzione del Tribunale di Catania, della proposta avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica di Catania e dal direttore della Dia. Il clan Giuliano, storicamente legato alla potente famiglia Cappello di Catania, ha visto così un duro colpo ai propri asset finanziari, frutto di attività illecite radicate nel territorio siciliano.

Il contesto mafioso e l’influenza del clan Giuliano

 Il clan Giuliano, operativo principalmente nei territori di Pachino e Portopalo di Capo Passero, è noto per le sue attività criminali che spaziano dall’estorsione al traffico di droga. Giuseppe Vizzini, considerato dagli inquirenti un soggetto di elevata pericolosità sociale, è stato per anni uno degli uomini di fiducia del boss Salvatore Giuliano. Il suo nome compare in numerose inchieste che hanno documentato la sua partecipazione a reati di grave allarme sociale, tra cui associazione mafiosa, minacce a pubblico ufficiale, furto e truffa. Proprio per il suo ruolo chiave all'interno della struttura mafiosa, Vizzini è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Siracusa a 18 anni e 6 mesi di reclusione nell’ambito dell’operazione di polizia denominata “Araba Fenice”, che ha smantellato una rete di affari illeciti legata alla società Agricola La Fenice Srl.

Un sequestro milionario: colpiti beni e imprese

 Il provvedimento eseguito dalla Dia ha messo sotto chiave un ingente patrimonio riconducibile a Vizzini e a tre persone a lui vicine. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa un milione di euro, includendo un’impresa individuale, tre autovetture, un fabbricato e diversi conti correnti bancari e postali. Questo sequestro rappresenta un'azione concreta contro il potere economico delle organizzazioni criminali, privandole di risorse fondamentali per il mantenimento delle proprie attività illecite. L’intervento delle autorità dimostra, ancora una volta, la determinazione dello Stato nella lotta alla mafia e nel contrasto alle economie illegali che soffocano il tessuto economico e sociale della Sicilia.

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