Metastasi, svolta nella ricerca sul cancro | Un farmaco per il cuore blocca la diffusione tumorale

Un farmaco già in uso per il cuore potrebbe rivoluzionare la lotta contro le metastasi tumorali. Scopri come agisce e perché gli scienziati lo considerano un passo decisivo.

A cura di Valeria Conti
23 febbraio 2025 21:00
Metastasi, svolta nella ricerca sul cancro | Un farmaco per il cuore blocca la diffusione tumorale -
Condividi

Una nuova arma contro le metastasi: la scoperta che potrebbe cambiare tutto

La ricerca sul cancro continua senza sosta, e la sfida più grande resta fermare le metastasi, il vero ostacolo alle cure oncologiche. Le cellule tumorali, una volta nel sangue, possono diffondersi in altre parti del corpo, rendendo la malattia più aggressiva e difficile da trattare.

Negli ultimi anni, gli scienziati hanno individuato un obiettivo chiave: i cluster di cellule tumorali circolanti (CTC). Questi gruppi di cellule, viaggiando insieme nel flusso sanguigno, hanno una maggiore capacità di colonizzare nuovi organi rispetto alle cellule tumorali singole. Più sono grandi, più aumenta il rischio di metastasi.

Bloccare questo processo potrebbe fare la differenza tra una malattia curabile e una senza via d’uscita. E ora, una scoperta rivoluzionaria ha aperto nuove possibilità: un farmaco già in uso per il cuore potrebbe avere un impatto decisivo nella lotta contro le metastasi.

Un farmaco già noto con un effetto sorprendente sulle metastasi

Un team di ricercatori internazionali ha scoperto che la digossina, un farmaco utilizzato per trattare problemi cardiaci, potrebbe bloccare la diffusione delle cellule tumorali. Secondo uno studio pubblicato su Nature, la digossina ridurrebbe la formazione dei cluster tumorali circolanti, ostacolando la capacità del tumore di diffondersi.

I test condotti su donne con tumore al seno metastatico hanno mostrato risultati sorprendenti:

  • Riduzione significativa delle dimensioni dei cluster tumorali.
  • Difficoltà delle cellule tumorali a sopravvivere nel sangue.
  • Minore capacità di creare nuove metastasi.

Il motivo? Il farmaco agisce bloccando le pompe sodio-potassio delle cellule tumorali, privandole dell’energia necessaria per sopravvivere e diffondersi. Questo meccanismo, già noto in ambito cardiologico, potrebbe ora rappresentare una svolta nella ricerca oncologica.

Un futuro senza metastasi? La ricerca continua

Se i risultati verranno confermati su larga scala, la digossina potrebbe essere utilizzata anche per altri tumori particolarmente aggressivi, come melanoma, tumore alla prostata e cancro al colon-retto. I ricercatori stanno già valutando la possibilità di combinare questo farmaco con le terapie oncologiche tradizionali, per aumentarne l’efficacia senza incrementare gli effetti collaterali.

L’idea di riutilizzare farmaci già approvati potrebbe accelerare lo sviluppo di nuove cure, evitando i lunghi tempi necessari per la sperimentazione di molecole completamente nuove. Nei prossimi mesi, gli studi continueranno su un numero più ampio di pazienti, con l’obiettivo di verificare l’efficacia della digossina nel fermare definitivamente la formazione delle metastasi.

Se tutto andrà come sperato, potremmo essere davanti a un nuovo approccio rivoluzionario nella lotta contro il cancro, con implicazioni enormi per il futuro delle cure oncologiche.

Il Fatto di Sicilia sui social