Osservatorio sui Beni Confiscati | Il Comune di Catania lancia una sfida senza precedenti!
Scopri come partecipare all'Osservatorio sui Beni Confiscati alla Mafia! Contribuisci a progetti sociali e sostenibili. Scadenza: 26 aprile 2025. đđ¤â


Catania istituisce un Osservatorio permanente per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia
Catania si prepara a compiere un passo significativo nella lotta contro la mafia, attraverso unâiniziativa innovativa promossa dallâassessorato retto dallâAvv. Viviana Lombardo. Lâistituzione di un Osservatorio Permanente dedicato allâuso sociale e istituzionale dei beni confiscati alla criminalitĂ organizzata segna un punto di svolta nellâapproccio della cittĂ verso il riutilizzo di beni sottratti alla mafia.
Il nuovo regolamento, recentemente adottato, mira a favorire la definizione di progetti sostenibili per utilizzare questi beni in modo coerente con le finalitĂ della legge. Lâiniziativa è unâimplementazione di quanto previsto dal Codice Antimafia, che offre la possibilitĂ agli enti locali di gestire direttamente i beni confiscati o di concederli gratuitamente a soggetti senza scopo di lucro.
Sono invitati a partecipare allâOsservatorio una varietĂ di realtĂ operative nel territorio metropolitano. Cooperative sociali, enti del Terzo Settore, organizzazioni ambientali e di volontariato, nonchĂŠ comunitĂ terapeutiche sono tra i soggetti che possono aderire per contribuire a questa importante causa. La partecipazione è assolutamente gratuita, e la domanda di adesione deve essere inviata entro le ore 12:00 del 26 aprile 2025 allâindirizzo email ufficiale del Comune di Catania.
Per ulteriori dettagli e informazioni riguardanti la documentazione necessaria, gli interessati possono consultare lâavviso pubblicato sul sito ufficiale del Comune, dove sono disponibili tutte le indicazioni per lâiscrizione allâOsservatorio.
Questo nuovo strumento di concertazione rappresenta non solo un modo per valorizzare i beni confiscati, ma anche unâopportunitĂ per rafforzare il tessuto sociale e culturale della cittĂ , trasformando un simbolo di illegalitĂ in risorse per il bene comune. Con questa iniziativa, Catania si dimostra nuovamente in prima linea nella battaglia contro la mafia, ponendo al centro del proprio operato la collettivitĂ e il suo futuro.